Nola, traslazione reliquie San Paolino. Depalma “Siate buoni cristiani”

 

Nola – “Cosa direbbe a tutti noi San Paolino se tornasse nuovamente a Nola?”. E’ l’interrogativo – riflessione che il Vescovo Beniamino Depalma ha posto ai maestri di festa ed alla cittadinanza nel corso della cerimonia liturgica della traslazione delle reliquie di San Paolino.

Quella del 15 maggio è una data importante per il calendario nolano. Segna la prima importante tappa di avvicinamento verso la Festa dei Gigli, prevista per quest’anno il prossimo 23 giugno.

Era infatti il 15 maggio del 1909 quando le reliquie di San Paolino, dopo un peregrinare per secoli da un sito ad un altro, tornarono in città in occasione dell’inaugurazione della nuova cattedrale dopo l’incendio di quella gotica avvenuta ad opera di anarchici nel 1861.

“A voi interessano i Gigli o il messaggio di San Paolino? – ha incalzato ancora il vescovo Depalma – Se San Paolino tornasse, direbbe a me ed a voi che abbiamo perso il senso vero della vita. Lui aveva tutto: ricchezza, cultura, potere. Ma capì a 35 anni cosa era davvero importante: il Vangelo. Oggi se ritornasse ci direbbe semplicemente ‘Nolani siate dei buoni cristiani. E’ questo che voglio da voi’. Questo significa pensare con gli occhi aperti sugli altri, dicendo no all’egoismo e si all’amore”.

Prima della cerimonia liturgica tutti i maestri di festa si sono ritrovati con le bandiere delle rispettive corporazioni presso la statua del Santo in via Ottaviano Augusto. Di lì hanno proseguito in processione per le strade cittadine, ritrovandosi in piazza Duomo, per prendere parte al breve ma suggestivo concerto di campane promosso dalla corporazione del Giglio del Beccaio, maestri di festa le famiglie Grilletto e Napolitano, che si è dato come tema proprio quello della campana, in particolare “Dalla campana di San Paolino a quella che proclamò Santo Padre Pio”. Una traccia che si pone nel solco della tradizione che vuole San Paolino come l’inventore delle campane ad uso liturgic

Le campane dell’antica Fonderia di Agnone di Armando Marinelli ha predisposto su un palco sette campane che hanno riprodotto quelle del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Ad eseguire i brani, il maestro Vittorio Lemme che si è cimentato con i non facili brani dell’inno di San Paolino, di Tu scendi dalle Stelle, scritto a Nola da Alfonso dei Liguori, oltre che con diversi pezzi di musica popolare ed italiana. Uno spettacolo a cui ha preso parte lo stesso Vescovo Depalma e che ha emozionato tutti, in primo luogo lo stesso Marinelli. “E’ un’ emozione indescrivibile aver avuto questa possibilità – ha dichiarato Armando Marinelli erede della pluricentenaria fabbrica di campane – suonare le nostre campane nella città delle campane. Dedico questo evento a tutti i campanari”. Lo stesso Marinelli ha evidenziato come nel museo storico della fabbrica, sarà inaugurata una sezione dedicata alla festa dei Gigli.

 

 

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