Juve campione d’Italia
«Ho sempre sognato di essere qui, la Juve è il posto giusto per me. Ma per il bene che le voglio, tutte le situazioni devono essere chiare». Antonio Conte, nel giorno dello scudetto, torna a parlare del futuro. «Ogni anno l’asticella si alza vertiginosamente e c’è la crisi economica, soprattutto in Italia», aggiunge a Sky il tecnico bianconero.
LA GIOIA «É straordinario vincere il secondo scudetto». Antonio Conte può cancellare il condizionale e sostituirlo con l’indicativo. La Juventus ha concesso il bis e il suo ‘allenatore–capitano‘ ha conquistato il secondo titolo in due anni sulla panchina bianconera, coronando un’annata cominciata da squalificato. Il coinvolgimento nei processi legati al calcioscommesse è costato al tecnico uno stop di 4 mesi: «Una ferita che non dimentico», ha detto e ripetuto. Meno dolorosa la squalifica di due giornate rimediata dopo lo ‘show’ offerto al termine di Juve-Genoa, con le proteste eccessive per la mancata concessione di un presunto calcio di rigore. L’assenza dell’allenatore, che ha seguito quasi metà campionato dalla tribuna, alla fine non ha inciso sul rendimento della squadra. La Juve ha continuato a marciare spedita, confermando la solidità mostrata già un anno fa. «Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti», ha detto e ripetuto il tecnico da quando ha assunto l’incarico. Adesso, dopo la doppietta tricolore, sarà difficile ricordare i settimi posti collezionati dalla Vecchia Signora nel 2010 e nel 2011. Per l’allenatore, che è legato al club fino al 2015, si parla di nuovo contratto con ingaggio sensibilmente ritoccato. Una firma ‘frescà sarebbe il modo migliore per scoraggiare chi, soprattutto dall’Inghilterra, segue il tecnico bianconero con interesse.