25 aprile: festa della liberazione
La Liberazione, 68 anni dopo. Torna il 25 aprile e le manifestazioni per Roma città aperta, tra i cortei partigiani, le biciclettate della memoria, le proiezioni cinematografiche simbolo.
Ad aprire la mattinata è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria. Una cerimonia sobria davanti a tutte le autorità civili, politiche e militari; erano presenti, i presidenti di Camera e Senato, Grasso e Boldrini, il presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Tra la gente anche la capogruppo alla Camera del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi. Al termine della cerimonia, ha lasciato piazza Venezia per dirigersi in via Tasso, dove è stato accolto dall’applauso della piccola folla radunata. Schierata davanti all’ingresso del Museo della Liberazione anche una scolaresca, che ha intonato per il Presidente della Repubblica prima l’Inno d’Italia, poi ‘Bella ciao’.
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha deposto invece una corona a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana. ”Abbiamo deciso di partire da qui – ha commentato – come primo atto del 25 aprile perché quella fu soprattutto una rivolta di popolo. Una Italia unita, cittadini, studenti, militari che riscoprirono l’orgoglio della battaglia per la libertà e la democrazia. E’ importante non solo non dimenticarli ma fare in modo che questi valori guidino la vita del Paese tutti i giorni dell’anno. Quindi il 25 aprile per noi è certo l’occasione di ricordare un momento storico – ha concluso Zingaretti – ma anche l’occasione per dire che noi non rinchiuderemo mai quei valori dentro la parentesi di una giornata”.
Lo stesso gesto è stato ripetuto dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che ha deposto questa mattina una corona al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Una celebrazione a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Semplificazione e trasparenza della Regione Lazio Concettina Ciminiello, il commissario straordinario della Provincia di Roma Umberto Postiglione e, in rappresentanza del Comune di Roma, l’assessore capitolino al Commercio Davide Bordoni. Presente anche il candidato sindaco del centrosinistra Ignazio Marino. Anche Enrico Letta ha annunciato su Twitter di aver interrotto momentaneamente le consultazioni per il nuovo governo per recarsi alle Fosse Ardeatine.
Uniti sotto il segno dell’antifascismo, oltre che della memoria, i partigiani dell’Anpi in corteo dall’Arco di Costantino (dove si sono dati appuntamento alle 9.30) fino a Porta San Paolo dove è stato montato un palco per il comizio finale dal quale saranno escluse le istituzioni così come i rappresentanti politici invitati solo a mettersi in marcia tra bandiere rosse, fischietti, tamburi e migliaia di cittadini attraversando via di San Gregorio, piazza di Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania e via della Piramide Cestia, per raggiungere le lapidi commemorative dei caduti della resistenza poste sulle Mura Aureliane di via Campo Boario. In piazza anche Antonio Ingroia, magistrato e leader di Azione civile, e i candidati sindaci di Roma Sandro Medici e Alfio Marchini.
“Siamo 10mila – hanno esclamato i partigiani riuniti poi a San Paolo – il doppio dell’anno scorso”. “Io auspico che Roma sia liberata dal fascismo, dalle troppe aggressioni neofasciste che si susseguono, dall’affissione di manifesti che sono una vistosa apologia del fascismo e auspico che questa città abbia una giunta che badi ai problemi dei cittadini e non a difendere interessi particolari- ha aggiunto poi il presidente dell’Anpi Roma Vito Francesco Polcaro – Il sindaco Alemanno già la volta scorsa disse che non era interessato a venire e qualcuno della sua maggioranza disse che per lui il 25 aprile non è una festa. Io sono totalmente d’accordo” conclude Polcaro. Parole che il sindaco Gianni Alemanno ha definito “stucchevoli”.
Sempre Porta San Paolo sarà lo scenario della proiezione del film “Roma: città aperta” di Rossellini e di altre pellicole di commemorazione riprodotte sulla parete della Piramide, nell’ambito di una manifestazione che inizierà alle 18 e terminerà alle 24.
Sulle due ruote, quelle delle bici, si corre il Gran Premio ciclistico della Liberazione, su un circuito che tocca viale Terme di Caracalla, via Antoniana, viale Baccelli, piazzale Numa Pompilio, largo Terme di Caracalla, viale Porta Ardeatina, piazzale Ostiense, viale Giotto, largo Fioritto, viale Baccelli, via Antoniana e largo Vittime Terrorismo.