Bayern alieno, finale ipotecata: 4-0. Barça distrutto, fine di un’era ?
C’è una squadra quasi imbattibile in Europa quest’anno, e il suo nome èBayern Monaco. La prova l’ha data stasera travolgendo la squadra più titolata del mondo, ilBarcellona, con un 4-0 che, a meno di cataclismi, vale il biglietto per la finale di Wembley. Al di là della disfatta, il Barca visto nell’andata di semifinale di Champions League è apparso l’ombra di se stesso, orfano di un Messi non pervenuto in campo e in grado solo di riproporre una ragnatela di passaggi senza più sbocchi. I blaugrana, chiamati ieri da Xavi a ispirarsi alla gara di ritorno con il Milan, hanno ripetuto in peggio quella di San Siro e la remontada, questa volta, appare un miraggio. Il Bayern si è dimostrato superiore nel gioco, nel fisico e anche nei singoli, con Mueller, Ribery e Robben su tutti, mentre dall’altra parte è difficile trovare una sufficienza, con Messi a guidare la pagella dei cattivi, pur tenendo conto delle sue condizioni fisiche menomate.
FINE DI UN CICLO? Una sconfitta così in Champions il Barcellona non la ricordava dalla finale del 1994 persa contro il Milan e le quattro sventole subite oggi a Monaco rimarranno dentro a lungo, più forti addirittura della gioia per la prossima vittoria in campionato. Non sarà la fine di un ciclo, ma Guardiola andando ad accasarsi al Bayern sembra aver avuto gran fiuto La partita all’Allianz Arena ha stentato ad accendersi, a diventare degna delle aspettative, anche se il Bayern ha cominciato con più lena e al 2′ Robben da dentro l’area ha messo subito alla prova Victor Valdez.
LE RETI I catalani, tenendo il ritmo basso e gestendo bene la palla nonostante la pressione avversaria, badavano a controllare e lo spettacolo ne risentiva. Un gol doveva a venire per sbloccare la gara, e al 25′ è arrivato: su cross di Robben, Dante di testa ha fatto un assist a Mueller che ha insaccato sempre di testa. Con l’Allianz Arena in delirio, il Barca ha accusato il colpo ma al 29′ la fortuna ha salvato i tedeschi dal pareggio quando Dante ha deviato di un palmo un cross destinato a Messi. L’argentino, spento come lo era stato a Milano, non si è visto più, così come la sua squadra senza idee, mentre il Bayern, aggressivo ovunque e pungente in avanti, ha legittimato il vantaggio con altre azioni pericolose. Neanche il tempo di riprendere il gioco, e al 4′ c’è stato il raddoppio dei tedeschi: su corner di Robben, Mueller di testa ha trovato Gomez solissimo, e forse in fuorigioco, davanti a Valdez, per l’inevitabile 2-0. La reazione dei prossimi campioni di Spagna non è pervenuta: quasi sovrastati fisicamente e sul ritmo, spenti nelle soluzioni, aridi in attacco – un tiro nello specchio, recita il tabellino finale -, i blaugrana si sono mentalmente arresi e il 3-0 è arrivato di conseguenza. Al 28′, Robben liberato da Schweinsteiger sulla destra si è liberato di Jordi Alba, bloccato peraltro fallosamente da Mueller, e ha infilato di piatto sinistro Victor Valdez. Infine, Mueller ha fatto poker al 37′, con una doppietta personale nella sua 200/a partita con il Bayern, deviando da due passi un cross di Alaba. È il trionfo dei bavaresi, l’umiliazione per i catalani. Il vento in Europa sempre essere cambiato.