Una Caporetto rossa. Una giornata stregata per la Ferrari. Nel gran premio del Bahrain, quarta tappa del Mondiale 2013 di Formula 1, Alonso e Massa chiudono, rispettivamente, all’ottavo e al quindicesimo posto. Vince Vettel su Red Bull, insieme a lui, sul podio, Raikkonen e Grosjean. Quarta posizione per Di Resta con una sorprendente Force India. Gli uomini in rosso, dopo un venerdì e sabato all’insegna dell’ottimismo e con la lecita speranza di continuare a scalare le classifiche, devono arrendersi a problemi tecnici e sfortuna. Per Alonso il fatale colpo di scena arriva al 7° giro: l’ala posteriore resta aperta ed è costretto a rientrare ai box per provare a sistemarla. Due giri dopo, però, il guaio si ripete. Nuovo pit stop, rientro in pista a circa 40” dalla vetta e addio sogni di gloria. «C’è stata molta sfortuna – ha spiegato il pilota spagnolo a fine corsa – ma non abbiamo commesso alcun errore. La facile vittoria di Vettel? Quando hai pista libera è semplice, con noi lì davanti forse sarebbe stato diverso». Domenica nerissima anche per il suo compagno di squadra: prima un contatto con Sutil che danneggia il flap sinistro dell’ala anteriore, poi due forature alle gomme lo scaraventano lontano dalla zona punti. «Non so cosa sia successo – ha commentato Massa – tuttavia due forature di fila, in una gara, è veramente troppo. Il contatto con la Force India? Sì, ci siamo toccati, però nel primo stint la macchina era molto sottosterzo, non so se qualcosa nella mia vettura era rotto, però si poteva andare fino alla fine. Non penso che fosse quello il problema: è dipeso tutto dalle gomme».