No alla violenza sulle donne! : la Giornata del 25 novembre all’Istituto Bruno – Fiore ( sede centrale e Polvica)
Nola – Che il rosso torni ad essere solo il colore dell’amore: “stop alla violenza contro le donne “. Importante giornata di sensibilizzazione e di riflessione quella svoltasi lo scorso 25 novembre presso I.C Bruno Fiore diretto dalla dirigente Linda Sorgente, sia nella sua sede centrale di via Puccini che in quella di Polvica.
Nel corso della mattinata – presso la sede centrale – si è sviluppato un incontro di educazione all’affettività e alle emozioni che ha visto l’intervento esperte del settore che hanno evidenziato come l’amore non sia possesso, ma libera scelta, anche di mettere fine ad una relazione.
L’avvocato Giovanna Russo ha evidenziato nel proprio intervento gli strumenti previsti dal legislatore per sostenere le vittime di violenza, ma anche cosa rischiano – sul piano penale – gli aggressori che incorrono reati gravi.
Sulla capacità di saper leggere i segnali che provengono da un potenziale autore di violenza, si è soffermato la psicologa Felicetta Lombardi, mentre sul ruolo degli assistenti sociali ha parlato la dottoressa Assunta Lombardi sottolineando anche tutta la rete di protezione a sostegno delle vittime. Significativo è stato lo spunto di riflessione fornito dalla dottoressa Ester Vetrano, referente di violenza di genere per l’associazione Giuridicamente, partendo dalla lettura di un passo del libro di Filomena Lamberti. A chiudere, la mediatrice culturale Fiorella Parrella – vice presidente dell’associazione “In punta di piedi” che si è soffermata sull’ importanza della gestione delle emozioni ed in particolare dell’aggressività.
La mattina si è conclusa con la testimonianza dei ragazzi che attraverso la recitazione ed il canto, ed altre forme espressive, hanno declinato il proprio messaggio di “No alla violenza”.
Anche presso la sede distaccata di Polvica dell’IC Bruno – Fiore – San Severino si è svolta una mattina molto significativa con i studenti che hanno dato il meglio di sé nel rappresentare il concetto di relazione basato sul rispetto.
Lo hanno fatto attraverso la recitazione, il canto, ed il ballo alimentando la speranza per un futuro senza più femminicidi e aggressioni alle donne