Nola, Lello Curcio nominato Commissario della Fondazione Festa dei Gigli: ecco le sue prime dichiarazioni

Nola – L’avvocato Lello Curcio è stato nominato ieri, Commissario della Fondazione Festa dei Gigli. Il Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza ha accolto la proposto del sindaco Buonauro di sciogliere la Fondazione Festa dei Gigli, dopo le dimissioni dei tre componenti di nomina comunale. Una decisione motivata dall’esigenza di un reset con il passato per consentire una ripartenza.

Contraria l’opposizione che ha definito la scelta come la fine di un’ esperienza piuttosto che una vera e propria ripartenza, diluendo ancora i tempi piuttosto che affrontare i veri problemi della Festa.

La scelta di Curcio è avvenuta attraverso un voto a scrutinio segreto da parte del Consiglio comunale, sebbene lo statuto non prevedesse espressamente questa modalità.

Per Curcio inizia un lavoro non semplice che dovrà essere propedeutico alla ricostruzione e dunque alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione.

“Ho raccolto l’invito a dare il mio contributo – afferma Curcio – ho accettato con grande senso di responsabilità l’incarico affidatomi ben conscio della difficoltà e della particolarità della questione e del momento storico/politico che vive la città.

Importante chiarire che trattasi di un incarico gratuito e a tempo determinato, della durata di soli 45 gg .

Il mio personale obiettivo non è certo quello di giudicare o sindacare l’operato di  chi si è occupato con passione, con impegno, con sacrifico, alle attività attinenti alla Fondazione ma, piuttosto, di cercare, con serenità, con obiettività, con attenzione, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche, delle associazioni del territorio, della Chiesa, di valutare ed eventualmente rilevare le possibili criticità che non hanno consentito – in questi anni – alla Fondazione di poter crescere e svolgere il proprio ruolo in maniera ottimale.

Ad oggi non ho ancora avuto ancora modo di poter esaminare la documentazione, i verbali del CDA, i bilanci o dati di gestione contabile e non posso, quindi, ne ritengo possibile e opportuno esprimere alcuna valutazione in merito.

La mia speranza è solo quella di poter contribuire, con la mia esperienza professionale, ma anche la mia passione per l’amata festa, di rasserenare gli animi e consentire, con un nuovo start up, alla Fondazione di poter ripartire e porre tutte le proprie energie per perseguire esclusivamente il suo scopo”

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