Nola, il sindaco Buonauro convoca il tavolo per l’emergenza alvei. Barbato, sindaco di Camposano “Occorre solo una linea durissima contro la Regione”

Nola – È l’ennesimo tentativo per provare a riportare un’emergenza nel solco dell’ordinaria amministrazione.

La questione dell’assetto idrogeologico torna nuovamente e drammaticamente al centro, dopo le recenti esondazioni che hanno provocato ingenti danni e messo in ginocchio – ancora una volta -tanti cittadini con danni molto gravi per le loro abitazioni e terreni

Il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, l’altro giorno, ha riunito presso la Sala del Consiglio Comunale, tutti i soggetti interessati alla vicenda degli alvei che attraversano il territorio. In particolare, i sindaci dell’agronolano, il Consorzio di Bacino, Sma Campania, l’Interporto, il Genio civile.

Un’ iniziativa– così come ha ribadito la fascia tricolore – che punta a far sì che tutti gli enti – al di là delle criticità del passato  -possano segnare insieme un passo in avanti, almeno per “ridurre il danno”.

L’incontro rappresenta solo il primo passo – almeno è questo l’intento – per mettere a regime un modello che eviti che puntualmente ogni anno – nella  stagione delle precipitazioni – ci si ritrovi sempre ad affrontare una situazione di grave emergenza.

Ad essere messe a fuoco, difficoltà e carenze già note da tempo. In particolare, l’ormai famigerato “tappo” di detriti che si viene a determinare in località Boscofangone. Una questione tecnica che apre anche la strada ad un intervento strutturale relativo all’alveo Gaudio.

Anche alcuni interventi per la realizzazione – negli anni – di strade di accesso all’Interporto potrebbero aver inciso nel dis – equilibrio idrogeologico del territorio, anche se il rappresentante della società – in quanto concessionaria – ha ribadito come i progetti siano stati sempre approvati dalla Regione.

Ma il vero problema è nella mancata manutenzione da parte dell’ente di Palazzo Santa Lucia dei Regi Lagni di cui ha competenza esclusiva.

Il tavolo ha ricordato come già un anno fa era iniziato un percorso in prefettura con il concorso di tutti i soggetti interessati e della stessa Agenzia di Sviluppo dell’area nolana per una bonifica generale dei canali. Un programma bruscamente interrotto, dopo il ritrovamento di un ordigno bellico a Camposano, e mai ripreso nel concreto, se non per gli interventi di emergenza di questi giorni.

Particolarmente critico è stato proprio il sindaco di Camposano, Franco Barbato, che ha parlato di responsabilità penali e di gravi omissioni da parte della Regione, rispetto alle quali occorre ormai solo adottare una “linea durissima” che – a questo punto – può essere solo quella di carattere legale.

Emblematica – ha evidenziato Barbato – la vicenda del muro di contenimento dell’alveo che attraverso il territorio di Camposano, crollato nel 2021 e mai ricostruito ( se non in questi giorni). Circostanza che ha determinato anche la recente esondazione del paese.

Le parti, comunque, hanno tutte manifestato l’intenzione di voler – ciascuna – dare il proprio contributo per la “normalizzazione” di quella che è da tempo una piaga, il cui rimedio dovrà passare anche attraverso l’adeguamento strutturale degli stessi alvei. 

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