Nola Domani- Gruppo di opposizione. “Primo Consiglio Comunale caotico e imbarazzante”
Nola – “Un inizio imbarazzante e caotico: non ci sono altre parole per definire il primo Consiglio comunale di ieri”. Questo il commento del gruppo consiliare di opposizione in merito alla prima seduta di Consiglio comunale
“Come commentare – si evidenzia in una nota – i mancati adempimenti per le surroghe dei consiglieri comunali dimissionari, nominati in giunta? Approssimazione? Incompetenza? Fatto sta che è stato davvero singolare ritrovarsi in aula con 27 consiglieri. Una cosa del genere – a memoria – non sembra essere mai accaduta. Un primo record.
“Se il buongiorno si vede dal mattino – prosegue la nota – il percorso di questa maggioranza non sembra cominciare sotto i migliori auspici. Al primo Consiglio comunale, il presidente dell’assise è stato costretto allo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale: tutto questo a causa della mancata surroga dei consiglieri dimissionari, e dell’abbandono dei lavori, per motivi personali, del consigliere Paolino Mauro”.
La riflessione investe il mancato accoglimento della richiesta del consigliere Maurizio Barbato, candidato sindaco non eletto, di costituire un proprio gruppo richiamandosi alla lista Nola 801-Maurizio Barbato sindaco che non ha visto eletti.
“A fronte di questo “pasticcio” amministrativo, ci è sembrato estremante zelante negare la richiesta del candidato sindaco, Maurizio Barbato, a costituire un proprio gruppo consiliare, richiamandosi ad una delle liste della sua coalizione “Nola Domani”– Nola 801 – Maurizio Barbato sindaco, istanza avanzata al presidente del Consiglio comunale per superare il vulnus del regolamento che per ora costringe il leader dell’opposizione in una situazione di “limbo” senza gruppo di appartenenza. Ed infine la Giunta che ufficialmente il sindaco Buonauro, purtroppo non è riuscito ancora a presentare: ci si aspettava una reale novità, ed invece siamo in piena continuità con la precedente amministrazione che tante criticità ha lasciato in eredità. Non è mancato, inoltre, onorare il “debito elettorale” nei confronti di chi, prima è stato rinnegato e poi considerato come “Salvatore della Patria”.
Nonostante ciò, porteremo avanti un’ opposizione costruttiva che abbia al centro il bene comune. Siamo pronti al dialogo ed al confronto, ma nel rispetto dei ruoli e dei valori non negoziabili che abbiamo evidenziato nella nostra campagna elettorale””