Il candidato sindaco, Maurizio Barbato alla Gescal. “Da una parte politica, un pericoloso messaggio per la democrazia”
Nola – Tappa alla Gescal, ieri sera, per il candidato sindaco, Maurizio Barbato. Il palco allestito al centro di una aiuola rimasta incompleta, nonostante un recente intervento pari a 270 mila che avrebbe dovuto segnare una riqualificazione dell’ area e che invece ha ancor più indignato i residenti.
“È da qui che dobbiamo ripartire – ha affermato Maurizio Barbato – affinché casi simili non si ripetano. È necessario restituire dignità a questo luogo per rimuovere qualsiasi forma di disparità con altre zone della città. Occorre partire da cose semplici: da una manutenzione puntuale, dal potenziamento dei servizi, dal maggiore collegamento con il centro. È necessario non solo mettere in campo gli interventi, ma anche preoccuparsi che gli stessi vengano svolti in maniera corretta”
Nel corso della manifestazione Barbato ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti di carattere politico.
“Qualcuno ha detto che non sarei libero perché in passato ho avuto incarichi da varie amministrazioni – ha dichiarato Barbato – Mi sembra singolare che queste parole provengano da chi, essendo stato lontano per oltre venti anni, non può conoscere il percorso e l’impegno delle persone a favore del territorio. Io ho iniziato nel 2004 con l’ amministrazione Serpico, mettendo a disposizione i miei studi sul convento di Santo Spirito grazie ai quali è stato intercettato un finanziamento di 700 mila euro per il restauro della struttura. Con tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite in questi anni, al di là del colore politico, ho sempre collaborato, ma anche fatto da contrappunto per battaglie a difesa della comunità. Infine – conclude Barbato – credo che in una recente manifestazione con una folta presenza di politici nazionali e regionali, sia passato un pericoloso messaggio per la democrazia: rappresentanti delle istituzioni devono essere garanti di tutta la cittadinanza nel suo complesso. Non si può far intendere che solo con la vittoria di una parte politica saranno assicurati i fondi del Pnrr”