Nola, carenza di personale al Comune: il flop dei concorsi per il 2021. Gli atti ufficiali alimentano i dubbi su anomalie procedurali
Nola – Le assunzioni al Comune di Nola per il 2021 si sono rivelate un vero e proprio “flop”. Dopo gli annunci trionfalistici dell’ ex amministrazione Minieri in cui si annunciavano con fierezza l’assunzione di nuove unità per rimpinguare i profondi vuoti di organico, l’anno si è concluso con un nulla di fatto. Entro il termine del 31 dicembre, infatti, nessuna procedura concorsuale avviata è stata completata: le aspettative di quanti pensavano avere un’ opportunità di lavoro o di un avanzamento di carriera interna, sono state completamente disattese.
Il 2021 si è addirittura chiuso con un “giallo”, quello del presidente delle procedure concorsuali, Antonio Rozza, che poco prima delle prove si allontana dalla sede comunale. Ufficialmente per un’ indisposizione fisica. Secondo indiscrezioni, perché avrebbe rilevato delle anomalie negli atti propedeutici al concorso.
Mettendo in fila gli atti ufficiali, però, il quadro sembra far trasparire più ombre che luci.
Con la delibera municipale numero 50 del 2021 del 30 aprile, la giunta approva il “programma del fabbisogno del personale” che per l’anno 2021 prevedeva l’assunzione di 19 unità: 14 per concorso pubblico e 5 per progressione verticale (riservato ai dipendenti interni). Costo dell’operazione: 704.134,63 euro.
Ad ottobre, la “soglia” del fabbisogno viene addirittura elevata: si passa ad un fabbisogno di 21 unità, mantenendo sempre il “doppio binario” del concorso e della progressione verticale, rispettivamente nelle proporzioni di 16 e 5. Il budget preventivato lievita a 825.205,00 euro.
A NOVEMBRE SI RIDUCE DRASTICAMENTE IL FABBISOGNO E SPARISCONO PROGRESSIONE VERTICALE E CONCORSO. ASSUNZIONI SOLO CON SCORRIMENTO DI GRAUDATORIE DA ALTRE AMMINISTRAZIONI
A novembre, invece, cambiano “le carte in tavola”. Con la delibera di giunta n.160 del 23 novembre, l’esecutivo procede ad una modifica radicale dell’impianto concorsuale, nel mentre le precedenti procedure concorsuali sono già state avviate. Il fabbisogno del personale si riduce drasticamente a sole 7 unità per un costo complessivo di 401.565,89, eliminando sia il concorso pubblico sia le progressioni interne. Le assunzioni si svolgeranno solo attraverso lo scorrimento di graduatorie da altre amministrazioni e la mobilità.
Va aggiunto che tutte le procedure dovevano ottenere l’autorizzazione preventiva della Cosfel ( Commissione di Stabilità finanziaria degli enti locali). La stessa autorizza – con una nota del 15 dicembre – la sola procedura delle 7 assunzioni per mobilità e per scorrimento. Il perché ci sia stato un così drastico cambiamento di orientamento nella quantificazione del fabbisogno, passando da 19 a 21, per poi arrivare alle sole 7 unità, resta francamente un mistero.
Si cerca ancora una spiegazione, nonostante le continue rassicurazioni dell’ex amministrazione circa il perseguimento del “doppio binario di assunzione”, all’eliminazione improvvisa delle progressioni interne e del concorso, negando un’ opportunità a tanti nolani oltre che ai dipendenti interni.
LA MISTERIOSA RINUNCIA DEL PRESIDENTE ROZZA
Inoltre, anche sulla composizione delle commissioni, non tutto appare chiaro, visto che erano composte da soli uomini, contrariamente a quanto la legge prevede in merito alla proporzione di genere. L’ abbondono di Rozza e gli inutili disperati tentativi di completare la procedura hanno messo fine a questa vicenda con non poche contraddizioni, lasciando la pianta organica del Comune drammaticamente insufficiente.
Un vulnus a cui – in questi giorni – si sta rispondendo con l’attribuzione di mansioni superiori, già riconosciute ad un dipendente da parte del segretario generale, mentre dei concorsi pare essersi persa ogni traccia.