Nola, maggioranza con il “pallottoliere”: l’ennesima crisi più profonda delle tante altre. Meno di un anno fa, il “fronte caldo” era “Nola democratica”
Nola – Per la modifica dello statuto del comunale è tutto da rifare. Nell’ultimo consiglio comunale, l’abbandono dell’aula in blocco – del gruppo consiliare di “Più Nola” – ha azzerato la procedura di approvazione che prevede in prima lettura i due terzi dei consiglieri oppure una doppia seduta a maggioranza assoluta.
L’apertura dell’ennesima crisi all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Minieri ha fatto scivolare la questione in secondo piano, visto che in questa fase è in bilico la stessa sussistenza dell’amministrazione.
Del resto, il clima estremamente surriscaldato di questi giorni rende difficile la possibilità di convocare, in tempi brevi, un nuovo consiglio comunale. Una conferma arriva anche dalla circostanza che nessuna conferenza dei capigruppo è stata calendarizzata.
Secondo voci di corridoio, nelle scorse ore, si sarebbe anche tentato di riunire il tavolo politico di maggioranza per cercare di riavvolgere il bandolo dell’intricata matassa. Un’ iniziativa che sarebbe stata intrapresa dallo stesso sindaco, ma che per ora non ha avuto seguito. Il silenzio che si avverte è quello tipico che prelude ad una grande tempesta dalla quale bisognerà capire come ne uscirà la maggioranza. I presagi non sono dei migliori, visto che le distanze tra le parti sono ancora molto profonde.
PIU’ NOLA ” SI LAVORA A COMPARTIMENTI STAGNO: NON SI PUO’ ANDARE AVANTI COSI’“
Il gruppo consiliare Più Nola, nell’ultimo consiglio comunale, ha lanciato un durissimo “j’accuse “rispetto alla gestione dell’amministrazione. “E’ intollerabile che ogni assessorato – si legge in una parte del documento letto nell’ultimo Consiglio comunale– lavori in compartimento stagno senza che si interagisca e si condividano le scelte. Alla fine quando si sbaglia o quando non si fa, diventa con colpa dell’intera amministrazione solo perché ne facciamo parte ed anche se non siamo direttamente a determinare”.
A MARZO IL FRONTE CALDO FU CON NOLA DEMOCRATICA: MUTO E PIZZELLA, DEFENESTRATI E REINTEGRATI NEL SILENZIO PIU’ ASSOLUTO
La vicenda ripercorre molto da vicino la crisi deflagrata poco meno di un anno fa. In quella circostanza, il “fronte caldo” era quello di Nola democratica che a marzo di quest’anno con un documento evidenziava la necessità di un “cambio di passo” visto il mancato raggiungimento degli obiettivi a due anni dall’inizio della consiliatura.
Segnalava una serie di profondi ritardi su progetti quali la videosorveglianza e la nuova illuminazione del centro storico. Ed inoltra esortava ad una discontinuità che fino a quel momento non c’era stata. Quella crisi ebbe come suo culmine la defenestrazione degli assessori Muto e Pizzella che a fine aprile, senza alcuna comunicazione e nel silenzio assoluto, vennero reintegrati. Evidentemente, però, nonostante la ricomposizione dell’esecutivo, i problemi sono rimasti, anzi si sono aggravati secondo la recente valutazione di Più Nola.
Il sindaco Minieri ha già reso nota la sua posizione. In consiglio comunale ha infatti dichiarato. “Non mi dimetto: sono pronto alla sfiducia. Voglio vedere chi si assume questa responsabilità in una fase così delicata della nostra città”. Non ci resta che attendere gli eventi, anche se all’orizzonte sembrano esserci più venti di guerra che ramoscelli d’ulivo.