Nola, Osl: 400 mila euro di gestione spesi quasi per intero, ma i creditori restano ancora senza un euro
Nola – I creditori del Comune di Nola restano ancora a “secco”. E questo nonostante l’Organismo straordinario di liquidazione abbia ricevuto dall’ente di piazza Duomo circa 12 milioni di euro, recuperati in questi mesi a seguito degli accertamenti relativi ai mancati incassi fino all’anno 2019. Con la delibera di dissesto votata dal Consiglio comunale, si è insediato, come prevede la legge, l’Osl.
L’Organismo Straordinario di Liquidazione provvede al risanamento dell’indebitamento pregresso dei Comuni. L’Organismo, sulla base dei documenti raccolti, delibera l’ammissibilità dei debiti alla massa passiva.
Accertate le attività e definite le passività, l’Organismo Straordinario di Liquidazione delibera il piano di estinzione dei debiti e lo trasmette all’Ente Locale. In base alle istanze presentate dai creditori, la massa passiva risulta essere di 41 milioni, come evidenzia la delibera numero 16 dello scorso giugno dell’Osl.
Nel frattempo, le spese di gestione dell’organismo di liquidazione sono state stimate in 400 mila euro, cifra che per gran parte è stata già spesa tra, indennità, consulenze, e lavoro straordinario corrisposto ai tre dipendenti che operano a supporto dell’organismo.
A due anni mezzo, però, i creditori non hanno ancora visto un euro.
Eppure con i dodici milioni di euro in cassa molto già si poteva fare, anche in considerazione del fatto che l’organismo propone ai creditori ammessi alla massa passiva una transazione che prevede la corresponsione di una percentuale a seconda dell’epoca in cui è sorto il debito a carico dell’ente.
In particolare il 40 per cento per i crediti risalenti al 2019, il 50 per cento per i crediti risalenti tra il 2018 e il 2013, ed il 60 per cento per i crediti risalenti al 2012 e anni precedenti.
In pratica, con la cifra già disposizione, ipotizzando una media di transazione al 50 per cento, si sarebbe già potuto sanare una parte dei debiti accertati per un totale di 24 milioni e 600 mila euro. Ed invece è ancora tutto fermo al palo.
L’ ultimo passaggio mancante sembrerebbe essere la certificazione – da parte degli uffici comunali – dei crediti accertati, anche se – secondo alcuni – la stessa sarebbe già in possesso dell’Osl.
Nessuno nasconde le difficoltà operative dell’Osl, ma occorre accelerare con la liquidazione – almeno di una parte dei creditori con le risorse già recuperate – per evitare il paradosso di un organismo che rischia solo di “auto-alimentarsi” senza raggiungere lo scopo per il quale è stato costituito. Inoltre si attende dallo stesso anche un dato ufficiale circa la massa passiva, visto che nell’ultimo consiglio comunale si sono ipotizzati altri numeri rispetto a quelli già accertati.