Nola, riparte l’iter del Piano colore. Assessore Giampietro “Atto importante per lo sviluppo della città”
Nola – Riparte l’iter per la redazione del Piano colore. Dopo un lungo periodo di stop, l’atteso passo per giungere ad un documento programmatico per la riqualificazione del centro storico è stato compiuto nel corso della giunta di qualche giorno fa che ha votato l’atto di indirizzo per la redazione del Piano ai sensi della legge regionale del 18 ottobre del 2002 concernenti “Norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania e per la catalogazione dei beni immateriali di qualità paesistica”.
L’iniziativa è stata sostenuta, in particolar modo dall’assessore all’Urbanistica, Ferdinando Giampietro. “Si tratta di un atto importante – afferma l’assessore Giampietro – finalizzato alla valorizzazione del nostro bellissimo centro storico. Un provvedimento atteso da tempo il cui iter ci auguriamo possa concludersi in fretta. Ma la cosa importante era riprendere con decisione questo tema così strategico”.
Nella delibera, si incarica il dirigente del settore tecnico di avviare le procedure per la realizzazione del Piano colore anche con l’ausilio di professionisti esterni in considerazione del ridotto numero di dipendenti in organico al Comune di Nola.
Il centro storico della città bruniana è certamente tra i più interessanti della regione avendo conservato, in buona parte, la sua struttura originaria che fortunatamente non ha subito gravi trasformazioni o danni particolari derivanti dalla cementificazione selvaggia degli anni ’70 e post terremoto dell’80 che ha invece riguardato altri comuni della provincia di Napoli.
Molti edifici, però, hanno necessità di un vero e proprio restyling, viste le loro condizioni precarie. Negli ultimi anni, infatti, sono stati diversi i casi che hanno visto anche la caduta di calcinacci e cornicioni che fortunatamente non hanno procurato danni di rilievo a cose o persone.
Accanto al discorso relativo alla sicurezza, si affianca anche quello della promozione turistica. Una spinta in tal senso proviene anche dal sigillo Unesco del 2013 che ha riconosciuto la secolare Festa dei Gigli nell’ambito della Rete italiana delle Grandi Macchine a spalla