Nola, fili dell’alta tensione a pochi centimetri dal basolato. Casaburo “Un comitato civico sulle problematiche della sicurezza”
Nola – Dopo l’ incendio di piazza Santorelli ci si interroga sul rispetto dei livelli di sicurezza da parte delle ditte che operano in città nei vari cantieri, in particolare quelli relativi alla realizzazione ed istallazione della rete della fibra ottica.
Quanto accaduto lo scorso 7 settembre ha lasciato tutti attoniti. Fortunatamente si è trattato solo di un forte spavento che non ha causato feriti. Ma è evidente, allo stesso tempo, che più di una cosa non ha funzionato. A quanto pare, le Forze dell’Ordine stanno approfondendo la vicenda.
Ciò che emerge sin da ora è una situazione di pericolosità generale che risulta allarmante. Come è noto la tragedia sfiorata di piazza Santorelli è stata causata da un mezzo meccanico che nel corso dei lavori ha perforato un filo dell’alta tensione, provocando la fiammata che ha generato una serie di corti circuiti: tutti i fili dei palazzi dell’intero isolato hanno preso fuoco. Solo l’intervento di privati, in particolare dei componenti di uno studio legale, ha stroncato l’incendio grazie all’utilizzo degli estintori.
L’ avvocato Lucia Casaburo che ha il proprio studio a piazza Santorelli e che insieme agli altri colleghi è intervenuta allo spegnimento delle fiamme, si è ripromessa di andare fino in fondo a questo caso.
Il primo dato da sottolineare è che i fili dell’alta tensione a piazza Santorelli erano posizionati solo a pochi centimetri al di sotto del livello della strada, pare a pochi centimetri, mentre la norma prevede almeno una misura pari ad un metro. Inoltre la società aggiudicatarie dei lavori, tra le più note del settore, ha affidato l’intervento di messa in opera della fibra a piccole ditte subappaltatrici, così come si evince dalla delibera comunale che stipula la convenzione. Queste ultime, come nel caso verificatosi a piazza Santorelli, sono sprovviste di qualsiasi dotazione minima per agire in caso di pericolo. Ad esempio, non hanno gli estintori e nemmeno una mappa che indichi dove siano posizionati i fili dell’alta tensione. Di fatto, iniziano a perforare alla “cieca”, rischiando, in ogni momento, di scatenare delle pericolose fiammate. Inoltre, gli stessi impianti pubblici appaiono sprovvisti di dispositivi salva – vita.
“Ho chiesto al Comune di Nola di conoscere se questo tipo di problematica – afferma l’avvocato Lucia Casaburo – riguardi solo piazza Santorelli o così come sembra l’intera città. Mi aspetto una relazione sul reale stato delle cose e mi auguro che a rispondere non sia un legale, ma gli uffici preposti perché la mia azione è volta ad un confronto sulla sicurezza di tutti noi”. Del resto ci si chiede quali controlli gli uffici comunali preposti esercitano sulle ditte che operano sul territorio, comprese quelle subappaltanti.
Per tutti questi motivi l’avvocato Casaburo, prendendo spunto da un’idea del dottor Francesco Santorelli, si farà promotrice, insieme ad interessati alla questione, anche di un comitato civico sulle problematiche della sicurezza, finalizzato ad approfondire un tema troppo spesso trattato con sufficienza. “La tragedia sfiorata a piazza Santorelli – conclude Casaburo – deve essere un monito per tutti noi. Ci sono tanti nodi da anni irrisolti, come gli impianti elettrici pubblici, ormai inadeguati. E’ dovere di ciascuno di noi essere cittadini attivi, affinché si agisca al fine di porre rimedio a queste criticità. La prossima volta potrebbe non esserci solo uno spavento e non potrebbe bastare il solo intervento, seppur tempestivo, di un privato. E’ necessario elevare l’attenzione: del resto, anche nel rifacimento di piazza Santorelli, i fili di alta tensione sono stati interrati nuovamente a pochi centimetri dal livello di calpestio”