Nola, pagamento dei creditori: si entra nel vivo, ma i tempi restano incerti

Nola – La lunga attesa dei creditori del Comune di Nola alla fine sarà “premiata”. I tempi per la liquidazione non appaiono celerissimi, ma la procedura di liquidazione sta entrando nel vivo. Dopo l’ approvazione del rendiconto 2019, lo scorso 29 luglio, la situazione dei conti dell’ ente di piazza Duomo appare più chiara, seppur qualche incertezza continui a persistere. Il percorso, almeno quello, è definito. Con il completamento dell’ accertamento dei residui attivi e dei residui passivi, i primi pari a 69.279.830,00, i secondi pari a 41.337.177,00, è pronta a partire la fase finale che dovrà necessariamente portare alla liquidazione degli aventi diritto.

A salire in “cattedra” sarà sempre di più l’ Osl, l’ organismo straordinario di liquidazione, insediatosi per verificare e soddisfare le pretese dei creditori. Le stesse sono state raccolte attraverso la partecipazione ad uno specifico bando, giungendo, a chiusura dei termini, alla somma di circa 40 milioni di euro.

Nell’ ultimo consiglio comunale lo stesso dirigente ai servizi finanziari, Salvatore Fattore, ha dichiarato come i fondi dei residui attivi e passivi saranno, d’ora in avanti, di competenza dell’ Osl che incrocerà i dati della massa passiva con i residui passivi per verificare la fondatezza delle pretese dei creditori. Laddove il riscontro dovesse dare esito positivo si procederà alla liquidazione, tenendo conto dei criteri previsti dal bando.

I fondi in questione torneranno nella disponibilità del Comune quando l’Osl terminerà la propria azione di liquidazione. Una restituzione che riguarderà quelli “non pagati” e quelli “non incassati”.

Mettere ordine in questa matassa così ingarbugliata non è stato semplice. La stessa ricostruzione dei residui attivi e passivi, in pratica dei crediti e dei debiti del Comune, è stata molto faticosa. Le cifre potrebbero anche essere suscettibili di modifiche nei prossimi mesi, visto che non tutti gli uffici sono riusciti, a causa della carenza di personale, a stilare un elenco preciso. Tutto questo anche per il cattivo vezzo, maturato negli anni, nel non procedere ad un corretto passaggio di consegne in occasione di cambi o pensionamenti dei funzionari.

Ad ogni modo, al 31.12.2019, risultano 69 milioni e rotti di residui attivi, così come ha precisato nella sua relazione il dirigente Fattore. Lo stesso ha sottolineato anche la difficoltà nella riscossione di questi crediti, così come la verifica della loro esigibilità. Stesso discorso anche per i debiti, dove abbiamo un residuo passivo, sempre aggiornato al 31.12.2019, pari a 41 milioni di euro. Anche in questo caso risulta difficile ricostruire la genesi del debito. In entrambe le circostanze, si riscontra nei sistemi di contabilità, utilizzati in questi anni, la difficoltà a reperire gli atti amministrativi che dovrebbero, invece, essere sempre allegati sia nella situazione di credito che di debito. (Cosa che accade con gli attuali gestionali in uso dagli uffici).

Sarà questo lavoro di riscontro incrociato – che ora passa all’Osl – a dover chiudere i conti con il passato.

L’Organismo di Liquidazione, anche con il supporto del personale dell’Ente – afferma l’assessore al bilancio Elvira Caccavale – procederà al riscontro tra le domande pervenute e i residui passivi, nonché all’incasso dei residui attivi anche per il tramite della società aggiudicataria della gara per l’esternalizzazione. Mi risulta che sono già pervenute agli uffici le richieste di attestazione dell’esigibilità dei residui passivi per verificare la corrispondenza tra quanto richiesto e quanto realmente dovuto. Per cui, ritengo, che è pur vero che siamo all’inizio ma, chi ben comincia è a metà dell’opera: rassicuriamo gli aventi diritto che la procedura ormai è avviata”. 

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