“L’ostinata certezza della Rinascita”: al museo Domenico Ridola di Matera la mostra sui Carri Trionfali della Madonna della Bruna
Matera -Sarà visitabile fino al 20 settembre, presso il museo archeologico Domenico Ridola di Matera diretto dall’arch. Annamaria Mauro, la mostra sui Carri Trionfali della Madonna della Bruna, una iniziativa promossa dall’Associazione Maria S.S. della Bruna.
Una mostra resa possibile grazie alla partecipazione di tutti i materani che hanno prestato i loro oggetti preziosi per esporli. Fotografie, pezzi di carro recuperati durante gli “strazzi” degli anni precedenti, pregevoli miniature, una raccolta inedita che restituisce alla comunità un frammento di storia che colma quest’anno il vuoto della sfilata del carro.
Il racconto di una secolare tradizione fondante dell’identità culturale materana rappresentato grazie al lavoro di ricerca svolto da Franco Moliterni, referente dei progetti culturali dell’Associazione, che è stato impegnato per mesi nella ricerca delle foto e delle opere in una ricostruzione che va dal 1690 ai nostri giorni.
La mostra si intitola “L’OSTINATA CERTEZZA DELLA RINASCITA”, un riferimento al detto materano “di meglio in meglio ogni anno” che riflette il proposito di fare ogni anno un carro sempre più bello ma l’auspicio, sotto l’aspetto umano, di una crescita anche individuale.
Nel corso della serata inaugurale che ha visto una nutrita partecipazione di cittadini, svoltasi il 4 luglio negli spazi aperti del Museo Domenico Ridola, il presidente Bruno Caiella ha evidenziato il grande entusiasmo della città che ha risposto positivamente alla richiesta di rendere disponibili le proprie opere: “Questo ci dà forza, ci dà coraggio di andare avanti e andare avanti proprio su questa traiettoria che la Festa della Bruna non si chiude solo con i festeggiamenti del due luglio”.
Il direttore del museo archeologico, l’architetto Annamaria Mauro, alla quale va riconosciuta la sensibilità per la valorizzazione delle tradizioni, dell’identità e della memoria di un popolo, ha aperto le porte del museo alla comunità: “Un senso di comunità, di appartenenza molto forte. Ho visto anche nelle immagini, in questi mesi, quanto sia significativa questa festa per la città e soprattutto quanta forza ed energia. L’Associazione ha chiesto di avere gli spazi ed io li ho concessi volentieri, per la valorizzazione dei progetti culturali si passa sempre più spesso per la riscoperta delle identità.”
Carichi di significati gli interventi del Vescovo, monsignor Caiazzo, di Franco Moliterni e del vicesindaco di Matera, Alberto Acito, in riferimento all’evoluzione della festa ed ai contenuti religiosi.
L’iniziativa apre a molteplici riflessioni una in particolare, probabilmente, valida- in generale- per tutte le comunità nelle quali sono radicate feste dalle antiche tradizioni e dal forte senso di partecipazione, come la Festa della Bruna a Matera.
Il valore di una festa per la comunità va ben oltre il giorno della sua celebrazione. Una festa inizia nel momento stesso in cui essa finisce. Potremmo definire il giorno di celebrazione della festa come “un lungo giorno” sintesi di un percorso durato un intero anno e dove la comunità partecipa attivamente e tutti hanno un ruolo, quasi lo pretendono, a rappresentare il sentire comune e l’appartenenza. Ogni festa ha la propria molteplicità dei ruoli dove il riconoscimento assume una componente essenziale per l’individuo all’interno del cerimoniale: il cartapestaio, il costruttore, il progettista, lo scrittore, il fotografo, il musicista, il cantante, l’associazione, etc. La mostra sui Carri Trionfali della Madonna della Bruna rappresenta proprio l’appartenenza e l’identità di popolo e ha messo in evidenza quanto la partecipazione sia estesa all’intera comunità materana che esprime la propria affezione per la Festa della Bruna e per la sua protagonista durante l’intero anno
di Maurizio Barbato
CLICCA IN BASSO PER VEDERE UN ESTRATTO DELLA FESTA DELLA BRUNA (FONTE YOUTUBE – Estratto diretta TV assalto e “strazzo” del 2017 -videouno.it)