Nola, la pace in maggioranza dura poco. Due pesanti dimissioni, ed è nuovamente guerra
Nola – Nemmeno il tempo di “brindare” all’ esito positivo della votazione in Consiglio comunale – giunto dopo un lungo e tormentato percorso che di fatto ha dato l’ ok all’università ad insediarsi con una propria sede a via Madonne delle Grazie – che la maggioranza è nuovamente alle “corde”. Dilaniata dalla feroce contrapposizione tra i gruppi che la compongono che alimentano un clima di costante tensione.
La giornata di ieri ha registrato un “uno – due” micidiale che ha generato nuovo scompiglio e agitazione.
LE DIMISSIONI DI SPAMPANATO
In primo luogo, la vicenda delle dimissioni del dirigente ai Lavori pubblici, Felice Spampanato, che sfiora il paradossale. Il giorno 30 giugno ritira le dimissioni rassegnate nelle scorse settimane, informando il Sindaco, con una nota, che sarebbe rientrato in servizio.
Il Sindaco a sua volta risponde a Spampanato di dover “concordare le condizioni per l’eventuale prosieguo dell’ incarico fiduciario”.
Detto ciò il Dirigente Spampanato, di risposta al Sindaco, ripresenta le sue dimissioni.
LE DIMISSIONI DI ARGENZIANO
Poi le dimissioni del presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Nicola Argenziano che risponde alla reprimenda del sindaco in Consiglio comunale allorché aveva affermato che “se fosse stato possibile avrebbe rimosso i consiglieri della Fondazione di nomina comunale“.
Dichiarazione che faceva seguito alla lettera inviata, nei giorni scorsi, in cui accusava la Fondazione Festa dei Gigli di immobilismo.
La risposta di Argenziano è stata durissima e senza mezze misure ha parlato, di pensanti ingerenze della politica nell’operato della Fondazione, minandone le prerogative e l’ autonomia. “A tutto questo non ci sto”.
LA DISISTIMA RECIPROCA ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA È AL PUNTO DI NON RITORNO
Dopo aver ritrovato una certa unità in occasione del consiglio comunale sull’università, la maggioranza si scopre ancora una volta fragile e dai piedi di argilla. Le “diplomazie” sono già a lavoro per tentare di riportare una apparente serenità, ma la disistima reciproca sembra essere ad un punto di non ritorno. A due anni di distanza la coalizione di governo guidata dal sindaco Minieri continua a perdere pezzi, nel disperato tentativo di trovare un assetto e un equilibrio interno. Le prossime settimane si annunciano infuocate e non solo per le alte temperature.