Nola, sull’Università la maggioranza frena. Il presidente Notaro pronto a convocare il Consiglio, ma i gruppi della coalizione prendono tempo
Nola – La maggioranza frena sull’ università. Nonostante l’importanza strategica della questione ed il forte ritardo rispetto alle esigenze manifestate dall’ateneo, l’amministrazione del sindaco Minieri sembra non avere particolare fretta.
La testimonianza plastica la si è avuta nel corso della conferenza dei capigruppo, svoltasi ieri mattina, e convocata dal presidente del Consiglio comunale, Salvatore Notaro. L’occasione appariva propizia per dare una decisa accelerata, dopo che la vicenda era scivolata, da mesi, nelle “retrovie “delle priorità.
Si attendeva, addirittura, un’ immediata definizione anche di una data per un consiglio comunale al fine di discutere della proposta di delibera avanzata dalla giunta al consiglio su un permesso a costruire in deroga a via Madonna delle Grazie.
Ed invece tutti i gruppi di maggioranza hanno manifestato l’ opportunità di rinviare – “sine die” – il tema, evidenziando, ciascuno, le proprie ragioni.
C’è chi ha evidenziato di doversi confrontare con il proprio gruppo e chi ha sottolineato che gli atti propedeutici al consiglio non sono stati ancora prodotti. Risultato? Tutto rinviato a data da destinarsi. Ma ci si chiede: l’università attenderà ancora? E perché si temporeggia in questo modo?
IL PRESIDENTE NOTARO SORPRESO DA QUESTI INDUGI
“Come presidente del consiglio – afferma Salvatore Notaro – ho esercitato a pieno il mio ruolo di garanzia. Ho voluto riaccendere nuovamente i riflettori su un tema così strategico per la nostra città e per il territorio. Devo manifestare la mia profonda sorpresa, perché mi sarei aspettato da parte dei gruppi di maggioranza una disponibilità immediata ad affrontare la questione visto anche il ritardo accumulato. Ho preso atto di questa posizione, ma a breve risolleciterò i gruppi nuovamente perché non si può rischiare di perdere questo treno così importante a causa di incertezze che non riesco sinceramente a spiegarmi”
GLI EQUILIBRI DELLA MAGGIORANZA, SEMPRE PIU’ PRECARI, RISCHIANO DI COMPROMETTERE DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO
“Anche su un tema così importante – afferma il consigliere di opposizione, Cinzia Trinchese – l’amministrazione mostra tutti i suoi limiti e lacerazioni interne. Fino a qualche giorno fa qualche consigliere di maggioranza sollecitava il presidente a d accelerare sulla questione ed oggi invece assistiamo ad un deciso dietrofront. Ci chiediamo: tutto questo a cosa è dovuto? I delicati equilibri che tengono ancora in vita questa maggioranza rischiano seriamente di far perdere alla città un progetto di vitale importanza per il suo futuro”
MA NON ERANO I COMITATI CIVICI A RALLENTARE IL PROGETTO?
Le ultime notizie sulla vicenda dimostrano definitivamente come le iniziative dei comitati civici e dell’ opposizione, tese ad evidenziare le incertezze procedurali sull’iter perseguito dall’ amministrazione, circa l’individuazione in via Madonne delle Grazie come sede della Parthenope, non abbiano affatto inciso sui ritardi per il rilascio del permesso a costruire. Del resto, lo stesso ufficio tecnico lo ha negato, dopo un’ istruttoria positiva, di fatto, accogliendo le eccezioni che da più parti sono state avanzate.
“Allo stato dei fatti – afferma Guido Grosso, portavoce del Movimento per Nola – c’è da considerare che l’urgenza di decidere sulla questione, posta in passato in maniera stringente dalla Direzione dell’Ateneo, di fatto era del tutto insussistente. Peccato che in tutti questo periodo si sia perso tempo prezioso senza effettuare gli approfondimenti delle “diverse soluzioni alternative” che il Movimento per Nola ha proposto all’Amministrazione Comunale. Noi intanto confermiamo tutta la bontà e la congruità delle proposte formalizzate con una visione di rigenerazione urbana, in particolare dell’area di Piazza d’Armi, che potrebbe ancora perseguirsi con responsabilità e lungimiranza, cogliendo un’occasione unica ed imperdibile per dare una vera svolta a questa città”.
LA DIFFIDA DELLA VIM
Intanto, in comune è arrivata anche la diffida della Vim, società incaricata a costruire in nome e per conto della Parthenope che lamenta danni a suo carico per il prolungarsi oltremodo della procedura.