Campionati Europei di Nuoto Paralimpico dal 16 al 22 Maggio presso il Complexo de Penteada in Portogallo

La Federazione italiana di nuoto paraolimpico è in fremito per la partecipazione degli azzurri ai Campionati Europei.

Sono ventinove gli azzurri impegnati a gareggiare dal 16 al 22 maggio, presso il Complexo de Penteada in Portogallo.

Gli azzurri in partenza per questa importante competizione internazionale, sono sedici uomini e tredici  donne, più sei esordienti con medaglia azzurra.

I loro ottimi risultati raggiunti fino a qui di certo non permetteranno a nessuno di precederli, per la selezione per i Giochi Paraolimpici di Tokyo.

Nella rosa degli atleti azzurri non poteva non mancare, l’orgoglio della Campania. Emanuele Marigliano giovane atleta di Barra in provincia di Napoli.

In vasca un razzo velocissimo, una vera anguilla come si dice a Napoli, che in pochissimo tempo, classifica dopo classifica ha visto incrementare la sua presenza sui podi

Abbattendo e superando di gran lunga, le sue piccole difficoltà motorie, a cui fa i baffi tutte le volte che è in vasca.

A pochi giorni da una partenza così importante, con il cuore colmo di emozioni, siamo riusciti a strappargli una breve intervista.

Se dovresti raccontarti brevemente a chi non ti conosce, cosa diresti?

Sono Emmanuele Marigliano ho 25 anni abito a Barra. Gli altri mi definiscono solare e simpatico. Sono diplomato in perito informatico, avrei potuto continuare gli studi ma ho scelto di dedicarmi esclusivamente al nuoto.

Ogniuno di noi, nella vita ha delle attitudini e delle passioni, che coltivate e relazionate a noi stessi, ci portano a essere le persone che siamo. La tua sicuramente è il Nuoto, per quale ragione hai iniziato a praticare nuoto?

Ho iniziato a praticare nuoto perché cercavo uno sport dove sentirmi completamente libero e che mi desse l’opportunità di esprimere a pieno le mie potenzialità.

Il rapporto che ho con il nuoto, è un legame particolare: considero l’acqua la mia migliore amica.

Pensando alla tua prima gara e alla convocazione degli Europei di Nuoto Paraolimpico, quali sono state le emozioni e sensazioni che hai provato dentro?

Dalla mia prima gara (societari a Lignano nel 2015) a oggi sono esattamente passati sei anni dove a suon di risultati mi sono fatto spazio nel nuoto para olimpico.

A ogni gara provo sempre fortissime emozioni, ogni volta per me è sempre come la prima gara.

Mi emoziono ogni volta alla stessa maniera, ovviamente non mi aspettavo una chiamata in nazionale nel giro di pochi anni. Posso dirti che dal primo giorno credevo che questo potesse accadere. Il tempo ha ripagato le aspettative.

Conoscendo la tua forza e tenacia con quale aspettative pensi di affrontare gli Europei di Nuoto Paraolimpico.?

Sicuramente voglio godermi a pieno questa esperienza, che sarà la mia seconda esperienza a livello internazionale dopo la coppa del mondo disputata a Lignano ad aprile. Sono consapevole che in un evento del genere si alza l’asticella e per me essere li a difendere i colori della nazionale campione del mondo e motivo d’orgoglio.Non so cosa aspettarmi a livello personale da questa esperienza dico solo che, la torta è pronta speriamo possa arrivare anche la ciliegina.

La cosa certa e che darò tutto me stesso perché queste sono occasioni che la vita ti concede poche volte.

Quali sono i valori chiave per te nello sport che pratichi e che possono essere usati dai giovani nella vita di tutti i giorni.? Cosa ti senti di dire a un tuo coetaneo che pensa d’intraprendere uno sport?

I valori dello sport che si possono applicare alla vita sono: rispetto e la lealtà e umiltà, per essere sempre se stessi in ogni circostanza. 

A i miei coetanei che si apprestano a intraprendere uno sport voglio, dire semplicemente di farlo nel giusto equilibrio tra sport e vita privata.

Lo sport è importante, va vissuto prima di tutto con grande divertimento, e impegno. 

Lo sport è vita e molto spesso, da opportunità di sentirsi liberi e realizzare i propri sogni. Proprio come e successo a me.

Concludo con una frase che in questi anni è diventata un po’ il mio motto nei momenti particolari.

Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace.  Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.

La forza e la tenacia di Emanuele Marigliano, e dell’intera squadra azzurra farannoa tionfare, nel tricolore Italiano degli Europei di Nuoto Paralimpico.

Di Maria Rosaria Ricci

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