Nola, caos per la nota della Prefettura che chiede chiarimenti sulla mancata approvazione del bilancio: i timori per un possibile scioglimento
Nola – Una nota della Prefettura manda l’ intera amministrazione nel panico. Di fatto piove sul bagnato, come se il clima politico, con una maggioranza di fatto inesistente e stracci che volano da un capo all’altro del tavolo, non fosse già di abbastanza agitato e teso.
Il documento della Prefettura ha per oggetto una richiesta di chiarimento ad horas sulla mancata approvazione della ratifica del bilancio stabilmente riequilibrato. Nello stesso si evidenzia come il Comune di Nola sia obbligato a licenziare il provvedimento entro 30 giorni dalla notifica del decreto ministeriale che concede l’ok all’ipotesi di bilancio, già deliberato dal Consiglio a giugno dello scorso anno. Oltre a questo, si fa riferimento anche all’obbligo – nello stesso periodo di tempo – del bilancio previsionale per il triennio 2020 – 2022. Si precisa che insieme alle altre prescrizione, previste per i comuni in dissesto, il termine, scaduto lo scorso 19 marzo, non è da considerarsi di carattere discrezionale “In quanto – si legge testualmente – gli amministratori sono tenuti ad eseguirle”
A tal proposito si chiede al segretario comunale di trasmettere ad horas un’ apposita relazione sulle “ragioni che hanno determinato la mancata approvazione del documento contabile da parte del consiglio comunale di Nola”. Si precisa infine come “L’inosservanza delle prescrizioni contenute nel citato decreto ministeriale comporta la segnalazione dei fatti all’Autorità giudiziaria per l’accertamento delle ipotesi di reato”.
La nota costituisce ulteriore “benzina sul fuoco” per una situazione politica ormai esplosiva, rappresentando una “Spada di Damocle” sulla stessa sussistenza dell’amministrazione.
Tutti, infatti, attendevano una diffida che concedesse i classici venti giorni per l’approvazione, ma la nota di richiesta di chiarimento ad horas del Prefetto ha determinato un ulteriore clima di incertezza.
In particolare, visto che si fa riferimento ad un termine “non discrezionale”, non rispettato a seguito di due consigli comunali andati deserti, è possibile che non ci sia più un extra – time per un recupero della situazione, come spesso accade, in “Zona Cesarini”?
Intanto il presidente del consiglio comunale, Salvatore Notaro, ha chiesto di essere audito dal Prefetto. Nel frattempo a seguito della conferenza dei capigruppo di questa mattina nei prossimi giorni procederà alla convocazione del consiglio comunale così come richiesto dal sindaco, nella modalità stabilite dal regolamento