Nola capitale italiana della cultura. La proposta dell’associazione “Gli Innamorati della Festa”. Nappi “Uniamoci per un grande traguardo”
Nola – Nola capitale italiana della cultura. La proposta per la costituzione di un comitato promotore sarà formalizzata nei prossimi giorni dall’associazione Gli Innamorati della Festa. Ad annunciarlo è il coordinatore delle attività del sodalizio, Franco Nappi. L’ iniziativa prende le mosse dalla recente investitura di Procida quale capitale italiana della cultura per il 2022. “Vivi complimenti ai cittadini di Procida che hanno conseguito uno straordinario risultato – afferma Franco Nappi – che valorizza ancor di più lo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico della Campania. Si tratta di un esempio assolutamente da seguire, un vero e proprio modello di promozione. La città di Nola, riteniamo, non ha nulla di meno per concorrere a questo importante traguardo nel prossimo futuro”.
L’iniziativa che al momento è solo in fase embrionale ha l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità, i migliori profili del territorio, le istituzioni. E’ lo stesso Nappi che puntualizza i motivi che hanno spinto l’associazione a muoversi verso questo ambizioso, seppur difficile, percorso. “Siamo tutti ben consapevoli – spiega Nappi -della complessità del progetto e che occorre approfondire la materia nello specifico. Se ci riflettiamo, però, anche il riconoscimento Unesco per la nostra millenaria tradizione dei Gigli, all’inizio, sembrava una chimera, mentre oggi è una realtà. Credo che bisogna recuperare quello stesso spirito e avviarsi verso un nuovo ambizioso traguardo che ci aiuterà a migliorare l’offerta dei nostri servizi e a riqualificare beni che oggi, per vari motivi, versano in una situazione critica, pur rappresentando uno straordinario potenziale”. Oltre alla Festa dei Gigli, infatti, la città di Nola gode di un eccezionale patrimonio paesaggistico, rappresentato dalle proprie colline. Su una di queste, in località Cicala, nacque il famoso filosofo Giordano Bruno, campione del “libero pensiero”, condannato al rogo dalla Santa Inquisizione, a Campo dei Fiori a Roma. A Nola è morto l’imperatore Ottaviano Augusto, e all’interno dei musei cittadini, quello diocesano e quello archeologico, sono custoditi reperti di grande valore ed interesse storico – artistico. Alcune sue chiese, sono delle vere e proprie rarità di bellezza, come il convento di Sant’Angelo in Palco ( purtroppo oggi chiuso al pubblico e di recente vandalizzato) al cui interno si conserva un “cenacolo” da sempre oggetto di studio, oltre che un’ antica biblioteca. A Nola, secondo la tradizione, è nata la prima campana ad uso liturgico. Nel seminario vescovile, inoltre, si conserva il Cippus Abellanus, un trattato scolpito sulla pietra tra Nola ed Abella (odierna Avella) rara testimonianza di lingua osca. (risalente al II secolo A.C)
“Voglio ricordare – conclude Nappi – che diverse opere d’arte presenti all’interno di chiese cittadine o nel museo diocesano sono state momentaneamente in mostra a Matera, nell’anno in cui quest’ultima fu a sua volta proclamata capitale italiana della cultura. Nei prossimi giorni formalizzeremo l’iniziativa all’amministrazione comunale ed apriremo la condivisione ed il confronto con la città. I sogni nel cassetto sono fatti per essere tirati fuori e tramutati in realtà. Io dico: con coraggio, convinzione, competenza, proviamoci e mettiamoci in cammino”
Per quanti volessero confrontarsi sull’iniziativa possono scrivere:
nolacapitaledellacultura@gmail.com