Rifiuti: No alla tariffa unica provinciale e alla riscossione ad Equitalia

I sindaci si mobilitano contro l’imposizione della tariffa unica provinciale imposta con il piano rifiuti. No anche al trasferimento della riscossione dei ruoli ad Equitalia. Una vera e propria rivoluzione si sta abbattendo sui comuni dell’area nolana. Il coordinamento dei sindaci per l’emergenza ambientale, guidato da Andrea Manzi, primo cittadino di Casamarciano, si è riunito venerdì sera per mettere in campo una strategia comune contro l’applicazione della tariffa unica provinciale. Un’eventualità che produrrebbe un raddoppio della tarsu dal prossimo anno. Perché le famiglie dei comuni dell’area nolana sarebbero costrette a pagare anche per quei comuni ove non si pratica la raccolta differenziata ed i rifiuti vengono trasferiti in olanda.

 

Il costo si aggirerebbe sui 140euro per tonnellata di rifiuto da smaltire. Il doppio di quanto pagano oggi i comuni del nolano. Andrea Manzi, presidente del tavolo dei comuni, non ci sta e rilancia: “Provincia e Regione dimostrano ancora una volta la loro inaffidabilità e incompetenza nella gestione del ciclo dei rifiuti.” “Pronti alle barricate pur di evitare l’ennesima beffa per la nostra gente”. Paghiamo per gli errori di altri”. È inaccettabile” secondo Manzi. Nel documento, approvato dai sindaci si ribadisce ancora una l’intenzione di non subire i costi di un ciclo dei rifiuti provinciale fallimentare sottolineando che l’aumento delle tariffe è da imputarsi solo a quegli amministratori inadempienti che generano i maggiori costi e non ai comuni del nolano che ampiamente possono dimostrare la loro virtuosità.

 

C’è poi la questione del trasferimento della riscossione della Tarsu ad Equitalia, altro punto controverso su cui i sindaci promettono battaglia. “Non si può tollerare che i nostri cittadini” spiega Manzi, “siano ulteriormente vessati con le modalità utilizzate da Equitalia.”

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