Salumiere e Panettiere 2012: profondo sdegno per il “teorema” Manganiello

La reazione alle parole ed alle considerazioni di don Aniello Manganiello, il così detto prete anticamorra, è forte e vibrata in città. A sentirsi colpita è tutta Nola, che dall’alto della sua gloriosa storia, nonostante il grande fermento culturale da cui è attraversata tanto da farla considerare una vera e propria isola felice della provincia di Napoli, si è vista, invece, appiccicare l’etichetta di epicentro della camorra. Affermazioni, quelle di don Aniello, che rischiano seriamente di minare le fondamenta dell’immagine non solo della Festa, ma della città. Circostanza che spinge qualcuno ad adire le vie legali per la tutela del buon nome della millenaria tradizione.“ Siamo davvero indignati – ha commentato Antonio Napolitano – maestro di festa del Giglio del Salumiere – le parole di don Aniello Manganiello ci offendono come cittadini e come maestri di festa. Vorremmo tanto conoscere da dove don Aniello ha acquisito notizie ed informazioni sulla nostra festa. Le sue dichiarazioni sono prive di qualunque fondamento e possono mettere a rischio l’immagine della città e della Festa in un momento molto delicato e strategico per il ricon

oscimento Unesco. Proprio per questo, nei prossimi giorni, prospetterò al sindaco la necessità di mettere in campo un’ azione di risarcimento danni visto che ne ricorrono tutti i presupposti”. La sensazione in città è che la polemica sulla Festa dei Gigli sia stata costruita ad arte per creare un caso mediatico attirando rinnovato interesse sul “personaggio” don Aniello. Del resto, se vi fossero delle circostanze reali di rapporti tra la Festa dei Gigli di Nola e la camorra il sacerdote avrebbe avuto l’obbligo morale e civile di denunciarle all’autorità competente. Visto che tutto ciò non è accaduto vuol semplicemente dire che si è voluto utilizzare la cassa di risonanza della Festa dei Gigli, per altri scopi, per altri interessi, lontani, secondo i nolani e non solo, da quelli pastorali e da quelli di lotta civile.

 

Anche da altri protagonisti della Festa di quest’ anno, continuano gli annunci di proteste simboliche a sottolineare la disapprovazione e lo sdegno nei confronti del “teorema” di don Aniello.“ La festa dei Gigli – dichiara il maestro di festa del Panettiere 2012 Domenico

Manganiello è un atto d’amore. Tutto il popolo si sente coinvolto in maniera libera.La camorra non esiste nella Festa dei  Gigli. Sabato prossimo alzeremo il Giglio spogliato con un ritardo simbolico per protestare contro le gravi illazioni fatte in questi giorni. Prima dell’alzata saremo con la bandiera della corporazione in cattedrale per evidenziare lo spirito religioso della nostra Festa.

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