Festa dei Gigli: alzata la prima borda

Nola – Con l’alzata della borda del Giglio del Panettiere, svoltasi ieri sera. la festa dei Gigli entra nel vivo. Grande emozione ed applausi sentiti sono stati quelli tributati a piazza Collegio per l’alzata della prima borda. ” E’ stata un ‘ emozione intensa – ha dichiarato il maestro di festa Domenico Manganiello – è un sogno che prende forma, il culmine di un percorso fatto di tanto lavoro”. Per questa sera sono attese ancora le alzate delle borde dei Gigli dell’Ortolano e del Salumiere. Nei prossimi giorni, seguiranno le altre. Ormai, la fase della costruzione degli obelischi è ufficialmente avviata. L’alzata della borda è insieme un rito ed un passaggio tecnico. Un rito, perché il momento è vissuto con un pizzico di esoterismo a mezza strada tra la scaramanzia, la religiosità, il folclore. E’ un passaggio tecnico perché la borda rappresenta la pertica intorno alla quale sarà realizzato l’intero obelisco. Con un sistema di corde e di funi, la stessa viene sollevata per essere, di solito, appoggiata ad un palazzo. La borda misura all’incirca venticinque metri. Una volta “messa in piedi” , la borda viene fissata in maniera perfettamente perpendicolare alla base del Giglio. Per assicurarsi la giusta angolazione, le maestranze utilizzano un’ unità di misura rappresentata da un filo” tirato” da un piombo. Una volta superata questa fase così delicata, si passa alla costruzione vera e propria che alla fine è un assemblamento di pezzi intorno alla stessa borda. Da quanto è dato sapere questa pertica centrale (formata a sua volta da più pezzi uniti tra loro) è stata introdotta nell’ambito della costruzione dei Gigli tra fine ottocento ed inizio novecento, dopo una lunga esperienza maturata dalla maestranze. La costruzione dell’obelisco, infatti, non deriva da un progetto studiato a tavolino, quanto piuttosto da una serie di tentativi che hanno verificato nel corso del tempo la tenuta statica dei vari pezzi che a loro volta sono stati soggetti a diverse mutazioni. La borda, in tal senso, è stato un elemento rivoluzionario perché ha garantito al tempo stesso la giusta staticità abbinata ad una grande flessibilità. Le mutazioni, però, continuano ancora oggi. Negli ultimi anni, infatti, gli obelischi sono stati sottoposti ad un processo di “snellimento”al fine di renderlo più leggero e dunque più semplice da trasportare. Parallelamente è sorto anche un ampio dibattito sulla necessità di arrestare fenomeni di questo tipo per evitare stravolgimenti radicali della tradizione. A tal proposito, si parla da tempo, di una sorta di brevetto del progetto del Giglio con le misure canoniche fissate in uno specifico protocollo. Tornando alla festa di quest’ anno, non va sottovalutato il discorso legato alla sicurezza. L’ allestimento dei cantieri di costruzione dovranno tener presente del pieno rispetto della normativa vigente, onde evitare ulteriori stop da parte delle autorità competenti. Dal canto loro, le maestranze hanno annunciato da tempo che le operazioni di costruzione si svolgeranno nel pieno rispetto delle regole. Del resto, la stessa candidatura al riconoscimento Unesco impone un senso di responsabilità maggiore al fine di tutelare nel miglior modo possibile la tradizione dei Gigli.

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