Nola, Università: non passa la mozione sulle Casermette

Nola – Con 13 voti contrari, 9 favorevoli, e 3 assenti, la mozione sull’ubicazione della sede dell’università della Parthenope, presentata dall’opposizione, è stata respinta.

È stata una lunga maratona dialettica che alla fine, però, non è riuscita a determinare un deliberato comune, nonostante il tema fosse di interesse generale. La proposta dell’opposizione invitava, in sostanza, a far riconsiderare la scelta dell’ateneo rispetto all’ individuazione, a seguito di una manifestazione di interesse, della sede in un’ area privata in via Madonna delle Grazie.

Un’ opzione che però ha trovato, appena divenuta nota, una ferma opposizione da parte del comitato civico “Movimento per Nola”, le cui ragioni sono state fatte proprie anche dalla minoranza. Una contrarietà che non è un “No” all’università, la cui idea di stabilire una sede a  Nola è accolta con grande favore, ma è essenzialmente limitata alla scelta della sua ubicazione lontana dal centro storico, ormai agonizzante, e da tutti i servizi di trasporto.

Ragioni che sono state perorate con forza anche durante il Consiglio comunale di ieri dagli esponenti dell’opposizione, in particolare dal consigliere Cinzia Trinchese, precisando come l’area attualmente individuata e in attesa di autorizzazione da parte degli uffici comunali preposti, sia già satura a causa di un pesante flusso destinato, in vista dell’ampliamento del vicino ospedale, ad intensificarsi ulteriormente. A tutto questo, ha sottolineato ancora il consigliere Trinchese, va aggiunto che “ci troviamo in una zona urbanisticamente non compatibile con l’opera che si vuol realizzare.

Nella mozione in discussione nel Consiglio comunale di ieri, invece, si sottoponeva all’attenzione del civico consesso la possibilità di ubicare l’università nell’area delle “Casermette” all’interno del Caserma Cesare Battisti, già di proprietà comunale. A seguito di variante già votata in Consiglio comunale (anche se non completa di ratifica finale) la stessa si presenterebbe già urbanisticamente compatibile con il progetto in questione, con una conformazione tale da permettere anche l’edificazione di un volume ex novo, così come richiesto dal rettore della Parthenope.

Nel suo intervento, il sindaco Gaetano Minieri ha precisato come abbi, nei mesi scorsi, evidenziato ai rappresentanti dell’università le varie opzioni possibili sul territorio comunale, sia quelle pubbliche sia quelle private, maggiormente vicine al centro storico.

Ma dopo un’approfondita analisi delle varie ipotesi, quella venuta fuori dalla manifestazione di interesse è stata ritenuta dall’ateno quella maggiormente congrua agli obiettivi del progetto. Minieri ha ribadito più volte che la politica non può condizionare le scelte degli altri: solo la legge, in questo caso le norme del Piano regolatore vigente, potranno legittimare o meno l’iniziativa dell’universirtà.

Ad un certo momento dei lavori, sembrava che una sintesi potesse essere trovata. Il capogruppo di Uniti per Nola, Lucianna Bruscino, ha infatti evidenziato la possibilità di poter invitare l’università ad una maggiore riflessione su altre opzioni presenti al centro storico, oltre a quella delle Casermette. Analoga proposta ha fatto anche il capogruppo di Nola Democratica, Alberto Buonaguro.

Ma alla fine ad essere  votata è stata solo la mozione dell’opposizione, poi respinta. Da evidenziare come i consiglieri di opposizione, Scala e Carrella, sono risultati assenti al momento del voto. Il consigliere Verani ed il presidente Notaro, invece, hanno votato a favore della mozione anche se in sede di dichiarazione di voto si sono detti  al tempo stesso favorevoli alla “proposta Bruscino che poi non è stata formalizzata. 

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