“La via della Cartapesta”, il calendario che valorizza un’ arte straordinaria presente in varie città d’Italia

Nola – Compie cinque anni il Calendario didattico sulla Festa dei Gigli che è nato nel 2017 da un’idea di Maurizio Barbato col fine di promuovere la divulgazione di approfondimenti storici che ruotano intorno al cerimoniale della Festa dei Gigli.

Dopo “l’evoluzione delle macchine da festa” (2017), “Il progetto del rivestimento” (2018),  “ I Luoghi della Cartapesta” (2019) e “In viaggio nella rete” (2020), quest’anno il calendario apre una finestra sul mondo della cartapesta.

L’antica tradizione artigiana della produzione della cartapesta a Nola affonda le radici nelle origini della Festa dedicata a San Paolino. La realizzazione delle opere in argilla, dei relativi calchi e, infine, delle forme in cartapesta ha raggiunto in passato alte forme di espressione artistica. La memoria non può non andare alla Caserma principe Amedeo dove, a distanza di decenni, si custodiscono calchi e opere in cartapesta realizzati nel tempo. Un archivio storico che rappresenta un patrimonio, per la città e per la sua storia.

Tuttavia anche in altre città del bel paese la cartapesta è radicata come forma artistica. “La via della cartapesta” è un viaggio presso le città custodi di questa tradizione artigianale storica.

Una sequenza di immagini che raccontano l’artigianato e l’arte di Lecce, Putignano, Matera, Napoli e Nola attraverso opere realizzate nelle diverse comunità con questo straordinario materiale.

Una esperienza volta ad esplorare e nel corso della quale sono emerse le pluralità di espressioni artistiche e di tecniche con le quali si realizzano opere di grande valore.

Dalla fuocheggiatura di Lecce al folclore del carnevale di Putignano e della festa in onore della Madonna della Bruna di Matera, sino a ritornare in Campania con la tradizione Napoletana e i Gigli di Nola.

La capacità degli artisti di innovare e realizzare nuove forme con un materiale povero, ma nello stesso tempo capace di restituire e tradurre l’immaginario umano in realtà, è straordinaria.

Non occorrono “materiali” al plurale ma è sufficiente una pila di giornali e della colla per realizzare originali e stravaganti sculture che fondono in uno la magia dei luoghi, architettura e cartapesta.

Le pagine del calendario ed i relativi video documentari, divulgati attraverso i social, rappresentano le opere degli artisti delle comunità visitate: Ezio Flammia (Roma),  Marco Epicochi (Lecce), Deni Bianco ( Putignano), Raffaele Pentasuglia (Matera); Teresa Cervo (Napoli); Bottega d’arte Tudisco (Nola), Bottega d’arte NAL (Nola), Paolino Scotta (Nola), Leopoldo Santaniello (Nola), Carlo Nappi (Nola), Felice Canfora (Nola).

La “via della cartapesta” ha costituito un’occasione inedita di incontro fra le diverse comunità. Seppur attraverso una breve esperienza è stato un percorso che ha visto i protagonisti fare per la prima volta rete e chissà che non sia l’inizio di un percorso più lungo.

di Maurizio Barbato

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