Casamarciano, consiglio comunale: “scontro” sui tamponi
Casamarciano – Scontro sui tamponi nell’ultimo Consiglio comunale. A dare “fuoco alle polveri” è stato il consigliere di opposizione, Clemente Primiano che nel suo intervento ha chiesto chiarimenti circa l’utilizzo del fondo di riserva.
“Apprendiamo – afferma Primiano – che parte del fondo di riserva è stato utilizzato, pur se nella determina si fa riferimento ad attività di sanificazione, per il pagamento di tamponi molecolari per i dipendenti del Comune. Si tratta di ben 45 tamponi, eseguiti da un laboratorio privato per una cifra complessiva di 2300 euro iva esclusa. I conti però non tornano, visto che i dipendenti sono appena 12. Chiediamo chiarezza. Sappiamo, infatti, che i test sono stati eseguiti anche ai consiglieri comunali di maggioranza. Ora possiamo comprendere per i dipendenti, ma non vedo perché anche gli amministratori, quando ci si poteva rivolgere all’Asl in maniera gratuita, senza gravare sulle casse comunali”.
A replicare è stato lo stesso sindaco Carmela De Stefano. “Tutto quello che è stato realizzato è stato fatto – afferma il sindaco De Stefano -in piena trasparenza. Mi corre, però, l’obbligo di fare delle opportune precisazioni. Il prelevamento dal fondo di riserva avviene il 21 ottobre 2020 con l’obiettivo di procedere ad un programma di sanificazione. Il 26 ottobre il Comune viene colpito da un caso Covid che investe l’assessore Tortora e successivamente la sottoscritta. Si tratta di una situazione eccezionale ed urgente che rientra pienamente nell’utilizzo del fondo di riserva. Vengono sottoposti a tampone tutti coloro che sono venuti a stretto contatto con i contagiati, quindi i dipendenti, i consiglieri comunali, i volontari del servizio civile, e quelli della protezione civile. Abbiamo agito in piena legittimità, perché quello che non si dice è che era necessario fare tutti in tempi molto celeri per evitare l’interruzione di un pubblico servizio come quello del Comune e tutti noi conosciamo i tempi dell’Asl”.