L’ ospedale di Nola riapre le porte ai pazienti non Covid. Tutto messo nero su bianco – Video intervista del sindaco Minieri

Nola – Da oggi l’ ospedale di Nola riapre le porte anche ai pazienti non Covid.

La direzione sanitaria dell’ospedale di Nola ha dato piena rassicurazione che il “piano – 1” del Santa Maria della Pietà sarà riservato al Pronto soccorso ordinario per i malati non Covid. E’ questo l’esito dell’incontro svoltosi ieri mattina tra il sindaco Gaetano Minieri e la direttrice del nosocomio bruniano, Daniela Schiavone. Presenti anche i sindaci, Francesco Barbato, Carmela De Stefano, e Giuseppe Russo.

Il vertice si è reso necessario dopo che un paziente ha dichiarato che nei giorni scorsi si era recato all’ospedale per essere soccorso e si è visto rifiutare l’assistenza. La circostanza ha creato uno stato di profonda preoccupazione, visto che di recente è stato annunciato la formalizzazione di un accordo che rendeva l’ospedale di Nola una struttura capace di assistere sia pazienti Covid che non.

Lo stesso sindaco Gaetano Minieri appena appresa la circostanza ha effettuato un riscontro in loco al seguito del quale, l’altra sera, aveva  dichiarato:“Mi dispiace comunicarvi che, da una verifica personale, ho appena constatato che il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nola accetta solo codici rossi con una procedura molto complessa quasi impossibile, tutto ciò nonostante le rassicurazioni avute, anche a mezzo di organi di stampa. Stiamo cercando di metterci in contatto al più presto con la dirigenza sanitaria per avere ulteriori chiarimenti”.

L’incontro chiarificatore è avvenuto ieri mattina, quando Minieri ed altre fasce tricolori del territorio si sono recati presso la direzione sanitaria per analizzare quanto accaduto.

A scanso di equivoci, quanto deciso è stato messo nero su bianco. In effetti si riconosce che rispetto alle notizie comunicate al sindaco, “il pronto soccorso non era operativo per le patologie ordinarie”.

L’ospedale per questa emergenza dovrebbe assolvere la duplice funzione sia di ospedale Covid che di assistenza ordinaria. Del resto è stato questo il                      “compromesso” raggiunto per scongiurare che il Santa Maria della Pietà divenga un Covid Center, negando ad un territorio con oltre 600 mila abitanti l’assistenza per le patologie ordinarie.

L’auspicio è che quanto stabilito poi non contrasti con la realtà che resta difficile come nei giorni scorsi ha sottolineato il dottor Aniello Lauri, rappresentante della UIL medici ospedale di Nola. “Si è concretizzato quello che ho sempre pensato: un ospedale ibrido. Una soluzione – afferma Lauri – che non è esente da rischi visto che anche con gli adeguamenti previsti non si potrà mai garantire un livello di sicurezza presente negli ospedali dedicati a malattie infettive. E poi il vero problema resta: il personale, medico, paramedico, e ausiliare, è insufficiente, esposto al contagio e a turni massacranti”                 

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