Nola, dimissioni Fattore. Il sindaco Minieri “E’ stato un fraintendimento”
Nola –“Un fraintendimento”. Il duro scontro tra l’ amministrazione comunale e il dirigente facente funzioni del settore Finanziario, Salvatore Fattore, è stato solo un malinteso che può capitare in un rapporto dialettico tra “organo politico e funzionario”.
Così il sindaco, Gaetano Minieri, in una nota, definisce la vicenda che ha segnato i giorni scorsi con aspre polemiche e parole al veleno. Un tensione crescente che ha portato alle dimissioni dello stesso Fattore.
Evidentemente qualcosa è cambiato se il primo cittadino invita, ora, lo stesso dirigente a tornare sui propri passi e a rivedere la propria decisione di abbandonare l’incarico (operativa dal primo novembre). “Non è mai venuta meno la fiducia” ha rassicurato lo stesso Minieri nella nota indirizzata al dirigente dimissionario.
Una “mano tesa” quella del sindaco che vedremo se sarà raccolta dallo stesso Fattore con un atto di revoca delle proprie dimissioni che nei toni apparivano, per la verità, uno “strappo” irreversibile nel rapporto con la stessa amministrazione.
Viste le premesse, un possibile lieto fine sembrava impossibile. Ma anche nelle guerre più “sanguinose”, la pace può sempre sbocciare.
Eppure solo qualche settimana fa, l’ennesimo affidamento diretto del dirigente in questione, pari a 39 mila euro, e relativo ad un servizio di supporto all’ufficio tributi aveva fatto “saltare dalla sedia” diversi esponenti dalla maggioranza, chiedendo a gran voce la “testa “di Fattore. “La misura è colma”, qualcuno aveva dichiarato.
Troppe le decisioni contrarie all’indirizzo dell’amministrazione: questo l’atto d’accusa a cui si aggiungeva il pesante fardello delle 33 pagine di osservazioni da parte della commissione ministeriale con le quali ha respinto il bilancio stabilmente riequilibrato di cui Fattore è stato “l’ispiratore” principale.
Il dirigente ha difeso il suo operato con una sua nota, evidenziando le gravi difficoltà a cui gli uffici sono sottoposti da sempre a causa della cronica carenza di personale. Al termine delle sue osservazioni ha però rimarcato come il rapporto di fiducia fosse ormai venuto meno. Di qui le dimissioni. Ma mentre tutto sembrava destinato alla nomina di un nuovo dirigente, ecco che arriva il “ramoscello d’ulivo” del sindaco che attende di essere raccolto. Al momento non si conoscono né le reazioni del diretto interessato né quelle all’interno della maggioranza
MANO TESA A FATTORE E “BACCHETTATE” AD ALTRI DIPENDENTI
Ma se con Fattore si tende la mano, persistono le fibrillazioni con altri dipendenti. Proprio alcuni giorni fa lo stesso sindaco ha stigmatizzato l’atteggiamento di alcuni di loro rispetto alle mancate risposte sulla questione fitti regionali, nonostante numerose sollecitazioni. Ad essere coinvolti nella j’accuse del primo cittadino sono stati Giovanni Fusco, Chiara Fusco, Paolina Vivo
TENSIONI IN MAGGIORANZA E L’IRA DEL SINDACO DOPO UN PRIMO INCONTRO ANDATO DESERTO
Nei giorni scorsi il sindaco Minieri aveva convocato un tavolo di maggioranza che per affrontare alcune delle priorità in agenda, legate all’emergenza pandemica ma anche alle scadenze e alle profonde difficoltà amministrative. A sorpresa, invece, alcuni pezzi significativi della maggioranza non si sono presentati. I motivi restano ignoti: non è chiaro se la scelta degli “assenteisti” sia dovuta da una causa riconducibile ad un difetto di comunicazione oppure ad una precisa strategia.
Quanto accaduto ha molto irritato il sindaco Gaetano Minieri che non ha utilizzato mezze parole per stigmatizzare l’episodio. Con una nota riservata, a quanto pare, ha espresso tutto il proprio disappunto e rammarico anche perché l’organizzazione dell’incontro ha richiesto l’apertura ad hoc del Palazzo di città che di questi tempi non è una cosa semplice.
“Un atteggiamento che evidenzia anche una “mancanza di rispetto”. Ha chiosato la stessa fascia tricolore, sottolineando come questa difficile fase storica imporrebbe, invece, un diverso senso di responsabilità. “Siamo tutti consapevoli – si legge in una nota riservata – che le difficoltà dovute dalla scarsa dotazione organica causata dal pre – dissesto al dissesto e dallo sforamento del patto di stabilità nel 2017 (che ha costretto anche l’Ente a pagare 240 mila di sanzione) non consentono al nostro Comune di effettuare assunzioni”.
Poi un appello a serrare i ranghi se si vuol continuare con profitto l’esperienza amministrativa oppure decidere se è il caso addirittura di interromperla.
Al momento, paradossalmente, l’emergenza Covid sta costituendo un anestetico per evitare che le varie fratture interne esplodano in maniera clamorosa ed irreparabile.
I FOCOLAI E LE INSIDIE SONO PRESENTI SULL’INTERO SCHIERAMENTO
Una questione scivolosa continua ad essere la vicenda del gruppo misto che potrebbe divenire a breve un soggetto con il quale gli equilibri della maggioranza dovranno misurarsi.
Infine, le recenti dimissioni di Candela Berenice che ha lasciato la sua delega in giunta alle Politiche sociali, hanno messo a nudo come anche l’ala più a sinistra dello schieramento guidato dal sindaco Minieri, quella di “Nola democratica” , sia attraversata da faide interne non meno “fratricide” che contribuiscono a destabilizzare ancor più i rapporti generali.
L’ALTRO GIORNO L’INCONTRO DI MAGGIORANZA HA FOCALIZZATO LE PRIORITÀ: SOTTO LA CENERE IL FUOCO CONTINUA AD ARDERE
Dopo un incontro andato semi – deserto, la maggioranza è tornata a rivedersi, l’altro giorno, stavolta, senza defezioni.
L’occasione è stata utile per affrontare in maniera attenta i tanti temi in agenda che dovranno essere valutati con tempestività ed in tempi brevi, seppur nel pieno dell’emergenza sanitaria. Un’ apparente, ritrovata serenità: il fuoco sotto la cenere, però, continua ad ardere e nuove fiammate possono accendersi alla prima scintilla.