Nola, bagarre in Consiglio comunale su Agenzia di Sviluppo
Nola – Il tema dell’Agenzia di Sviluppo, benché non all’ordine del giorno, ha dominato la gran parte dei lavori del Consiglio comunale, svoltosi l’altra mattina. Nella fase delle comunicazioni, infatti, il sindaco Gaetano Minieri ha rappresentato quanto accaduto nell’ultima assemblea dei sindaci dove l’istanza di cambiamento del management che proveniva dal comune bruniano non è stata tenuta in nessun modo in conto. Risultato? È quello che tutti ormai conoscono con la conferma dell’amministratore unico, Vincenzo Caprio. Minieri ha sottolineato come l’Agenzia sia diventata un vero e proprio “carrozzone politico per affidare incarichi”. A tal proposito ha annunciato anche al Consiglio la sua intenzione di lavorare ad un’ ipotesi, valutandone i presupposti, per l’uscita del Comune di Nola dall’Agenzia, costituendo un altro soggetto.
Sulla questione, l’opposizione non ha risparmiato un “fuoco di fila” di critiche a cui ha preso parte anche il consigliere Rino Barone che dopo aver lasciato Uniti per Nola e la maggioranza, proprio per dissidi con il sindaco, ieri, per la prima volta, sedeva dall’altra parte della barricata.
“Quanto accaduto è semplicemente vergognoso – afferma lo stesso Barone – solo per mera incapacità non si è portato a casa il risultato che ci si era prefissi. Come comune abbiamo fatto una gran brutta figura per l’insipienza di chi ci rappresenta”
A dare pieno sostegno al sindaco è stato il consigliere comunale di Più Nola, Vincenzo Iovino. “Sindaco vai avanti. Dall’Agenzia dobbiamo uscire e noi ti sosteniamo pienamente. Chi non vuole un cambiamento radicale, significa che ha interessi da tutelare. Noi siamo l’amministrazione trasparente e siamo stati votati proprio per voltare pagina: è quanto ci chiedono i cittadini. Ci sarebbe poi da verificare anche se gli altri comuni versano le proprie quote e quindi con quale legittimazione abbiano votato”.
Nel suo articolato intervento il consigliere d’opposizione Cinzia Trinchese ha evidenziato come da un lato si dichiari di voler uscire dall’Agenzia e dall’altro si continuino ad affidare incarichi e servizi. “Il sindaco parla di carrozzone, ma non si è accorto di essere il capotreno. La verità è che vuol sostituire un nome con il suo nome. Questo è il cambiamento”.
Sulla questione è tornato il consigliere di maggioranza, Francesco Conventi. “Dobbiamo distinguere la questione politica con la posizione che ha espresso il sindaco circa le criticità e i dubbi sull’operato dell’Agenzia – ha precisato il consigliere Conventi – e la necessità di continuare ad assicurare servizi essenziali”.
I lavori sono proseguiti con la discussione e l’approvazione di diversi regolamenti. All’ordine del giorno anche la concessione in comodato d’uso all’università della Sala Ottaviano Augusto e dell’ auditorium, sito alla Gescal. Sulla sede definitiva da destinare all’ateneo la partita resta ancora aperta, visto che la l’area prescelta dalla Parthenope, in via Madonne delle Grazie, sta incontrando molte perplessità visto che è una zona lontana dal centro storico, già satura sul piano viario e senza servizi. Un ripensamento, in tal senso, sarebbe utile per evitare l’ennesima iniziativa potenzialmente di grande valore, ma che poi concretamente rischia di essere una nuova cattedrale nel deserto.