Le “bellezze storiche, artistiche e culturali dell’Italia portate alla riscoperta grazie al FAI
L’insieme di luoghi del patrimonio Italiano, permettono all’uomo di relazionarsi a esse tuffandosi in ciò che l’arte, la storia e le bellezze naturali possono donare all’intera umanità.
Con questo spirito nasce il Fai, Fondazione Ambiente Italiano. L ‘intento è quello di agire per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico.
Al fine di educare e sensibilizzare la collettività al rispetto e alla cura dell’arte e della natura, a difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani.
Reso possibile grazie a Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce che sul modello britannico National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty, fondò il fai.
Laureata in Giurisprudenza, con una attitudine particolare per la scrittura è stata scrittrice e traduttrice.
Impegnata in ambito ambientalistico, i suoi articoli denuncia per la salvaguardia dell’ambiente, furono molteplici, correlati e riconducibili hai nostri giorni.
Ad distanza di quarantacinque anni dalla nascita della fai, del intuitizione di Elane sopportata dal coraggio, e dalla grinta di quattro amici – Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russo. Il fai è cresciuto.
Sono ben 64 i Beni salvati dal FAI, visitati nel 2018 da 850.000 persone; oltre 7.500 con volontari in tutte le regioni d’Italia; 27 le edizioni delle Giornate FAI di Primavera che hanno dato modo a oltre 11 milioni di persone di scoprire luoghi normalmente chiusi al pubblico.
Ciò che poteva essere un’utopia nel 1975 oggi è diventata una realtà, concreta, a disposizione di tutte le persone che hanno il diritto di gioire dei tesori artistici e naturalistici italiani.
Restiamo tutti al fianco del Fai, con il dovere di fare ognuno di noi la nostra parte per lasciare in eredità alle nuove generazioni qualcosa di unico.
L’Italia che con il Fai porta alla riscoperta di tante sue bellezze. Votabili dal sito ufficiale i “Luoghi del cuore Fai ” che invitiamo a visitare.
di Maria Rosaria Ricci