Aldo Masullo: un filosofo, un maestro. Il ricordo del professor Luigi Simonetti
Nola – Parlare di Aldo Masullo è come navigare nel mare del tempo, perchè il pensiero di un maestro percorre le vie del mondo, a riscoprir perennemente la vita, elaborando idee originali e affascinanti, in una visione del mondo aperta e problematica. Io sono stato allievo del professore Masullo all’Università “Federico II” di Napoli, ma lo conoscevo già da quando ero ancora un fanciullo, perchè Aldo al Liceo-Ginnasio “G. Carducci” di Nola era stato alunno del mio prozio paterno, Antonio Simonetti, che elogiava sempre l’intelligenza creativa di Aldo definendolo uno dei suoi migliori allievi, per l’altezza dell’ingegno e la tenacia della sua volontà. Con il trascorrere degli anni io ho potuto ammirare le sue qualità di filosofo e interprete dell’esistenzialismo di Heidegger e della fenomenologia di Husserl, seguendo con passione le sue lezioni e leggendo con grande interesse i suoi libri e le sue ricerche critiche sui filosofi antichi moderni e contemporanei. Anche in politica ho condiviso le sue lotte per la libertà e per l’eguaglianza degli uomini non solo sul piano formale, ma nella quotidianità concreta della prassi, in un contesto di pace e di solidarietà tra i popoli di tutti i continenti e di tutti i quartieri del mondo, in ogni parte della Terra e in ogni latitudine. Già nel 1955, in “Intuizione e discorso” Aldo Masullo analizza le relazioni che intercorrono tra epistemologia e attualità di un pensiero che pensa il mondo in un rapporto intersoggettivo con la coscienza intenzionale dell’ “io” e del “tu”, in una reciprocità dialettica del “noi” e della storicità dei contenuti trascendentali della coscienza, di cui parla Husserl. Grande è il merito, perciò, di avere studiato con profondo acume la fenomenologia, ancora poco diffusa in Italia negli anni ’50. In tal senso “Struttura, soggetto e prassi” (1962,1994) è un libro straordinario in cui Masullo indaga da vero maestro e filosofo su come la coscienza costituisca il mondo che la scienza prende ad oggetto delle sue ricerche. Infatti non si può avere una conoscenza diretta, per introspezione e riflessione, come vorrebbero le filosofie speculative, di ciò che pensiero non è. Il pensiero, come esperienza intersoggettiva e sociale, può conoscere i suoi prodotti, il “pensato”, ma non può conoscersi come processo, esperienza del “pensare, paticità, esistenza. C’è un sentire, un’esperienza patica del mondo e della vita che nessuna filosofia potrà mai definire in termini compiuti ed oggettivi. Partendo da tale premesse logiche e metodologiche, Il filosofo e fenomenologo Aldo Masullo ha scritto libri di una antiveggenza esplorativa eccezionale, autentica, immortale. Leggendo i libri di Aldo Masullo si possono capire veramente i contenuti del pensiero di Fichte, Husserl, Heidegger, Sartre, nel territorio infinito della storia e dentro la memoria. Anche sulla modernità della filosofia di Giordano Bruno, Masullo ha scritto pagine memorabili, di una lucidità acuta e penetrante. Per me Aldo Masullo era come un padre ed anche un compagno di lotta e di ricerca appassionata della libertà come principio e valore della prassi. Nel 1993 facemmo insieme un dialogo a due voci sulla filosofia di Giordano Bruno: “Provocazioni bruniane”; nel 2010 gli dedicai un mio libro ed ebbi l’onore che lui me lo presentasse a Nola. A Napoli ho partecipato con lui a diversi convegni di varia filosofia nell’età contemporanea. Gli ho poi dedicato molti versi, riscoprendo ogni volta nei suoi libri e nelle sue riflessioni una parte fondamentale di me stesso. Su Aldo Masullo potrei scrivere centinaia di pagine, meditando sulla sua figura, che mi proietta verso l’avvenire; ma sento il bisogno di fermarmi, in un momento di raccoglimento intimo e pensoso. Il mio pensiero, superando l’immenso dolore che ora sto provando e il senso di vuoto che mi opprime, continuerà sempre a riflettere sul significato e sul valore di un meraviglioso insegnamento, perchè Aldo Masullo rappresenta la mia stella polare, il mio punto basilare di riferimento, il mio modello esistenziale, filosofico e morale, la luce della mia scrittura, il senso del futuro.
di Luigi Simonetti