Nola, i ristoratori si preparano al “Delivery” di lunedi 27. Restano molte perplessità e non tutti apriranno
Nola – Anche a Nola ci si prepara alla “fase 2”, ed in particolare alla parziale apertura di alcune attività previste nell’ultimo decreto della Regione Campania. Da lunedì 27 aprile “semaforo verde” per il cibo da asporto. Saranno, infatti, consentite le attività e i servizi di ristorazione, tra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie. Bar e pasticcerie potranno offrire servizi nella fascia oraria che va dalle 7 del mattino alle 14 del pomeriggio, mentre tutte le altre attività, dovranno operare dalle 16 alle 22. Tutti avranno l’obbligo di lavorare solo con la modalità di prenotazione telefonica o on-line e con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie imposte dalla regione.
Sempre da lunedì, potranno rialzare le saracinesche librerie e cartolerie, nella fascia oraria che va dalle 8 alle 14, con l’adozione di misure organizzative atte a promuovere la vendita on-line o telefonica, e la consegna a domicilio. Anche gli operatori locali hanno iniziato ad organizzarsi, sebbene le perplessità restano tante.
“Abbiamo sanificato il locale – afferma Alessandro, titolare di una pizzeria – lunedì saremo operativi anche se le modalità prescritte sono piuttosto gravose a partire da una fascia oraria (16-22) che appare del tutto infelice nella scelta, perchè non viene incontro a quelle che sono le reali esigenze dei consumatori e al tempo stesso non consente di avere quel giusto margine per noi operatori. Nonostante ciò, riapriremo per riprendere una sorta di normalità, nell’auspicio che presto si potrà consentire, per l’asporto, ai clienti di venire anche presso il locale, con tutte le disposizioni di sicurezza del caso”.
Lunedì ci sarà anche ci deciderà di non riaprire. Per costoro, infatti, mancano ancora i presupposti in questa fase storica E’ il caso di Francesco, titolare di un locale di ristorazione che ha deciso di rimanere chiuso “ Noi non apriremo il 27 aprile. Riteniamo che non vi siano le condizioni minime per poter sostenere le spese. Probabilmente non apriremo neanche il 18 maggio: verificheremo prima la risposta delle persone per poi regolarci di conseguenza”.
Nel frattempo, in vista del ritorno, seppur estremamente graduale, alla normalità l’intero comparto degli esercizi commerciali ripartirà con notevoli difficoltà sulle spalle. I costi fissi, infatti, sono rimasti tali e vanno onorati, ed inoltre solo in pochissimi casi le misure, previste dal governo a sostegno delle imprese, si sono realmente concretizzate. Gli operatori, già indebitati a causa dei mancati incassi, chiedono misure di sostegno anche al Comune di Nola, in merito ai tributi locali, in particolare Tosap e tassa. “Stiamo seguendo con attenzione la questione – afferma l’assessore alle finanze Antonio Galasso – ogni eventuale intervento è però subordinato alle linee guide che verranno indicate nel prossimo decreto del governo. Ci rendiamo conto della situazione e se ce ne verrà data la possibilità non faremo mancare il nostro contributo”.