Nola, approvato lo schema di Consuntivo 2017. Accertato un debito di 33 milioni, ma non c’è il dissesto. Dubbi su una quota consistente di crediti cancellati e svalutati

Nola – L’attesa fumata bianca c’è stata: lo schema del consuntivo 2017 è stato adottato. La delibera del Commissario prefettizio, firmata l’altro giorno, rappresenta un passo decisivo per la definitiva approvazione del provvedimento finanziario che rappresenta il rendiconto di spesa dello scorso anno. Un traguardo che prevede ancora la valutazione del Collegio dei revisori dei conti, prima della delibera finale.

Il percorso sin qui svolto dalla Commissione prefettizia, insediatasi lo scorso maggio, non è stato semplice ed ha richiesto un lavoro approfondito per riordinare la contabilità dell’ente di piazza Duomo. Una documentazione, affermano indiscrezioni, molto spesso carente per poter ricostruire, in molti casi, l’origine delle spese e delle relative coperture economiche.  

Ad ogni modo, come già anticipato da diverse voci in queste settimane, lo schema del consuntivo evidenzia un buco di 33 milioni di euro. Una somma consistente, ma che non determina il dissesto. Infatti, in uno degli allegati alla delibera, si sottolinea come il rendiconto non rientri nell’ambito del così detto deficit strutturale, non contemplandone tutti i parametri previsti dalla normativa. Ora, la “road map” prevede che, dopo l’approvazione della delibera finale, la stessa, insieme al piano di riequilibrio predisposto dal dirigente del settore economico – finanziario, venga inviata alla Corte dei Conti. Quest’ultima, con i suoi tempi non proprio celeri, valuterà la correttezza del provvedimento, confermando l’operato della Commissione prefettizia o evidenziandone le criticità delle scelte.

Nonostante le casse comunali e le sue singole voci siano state accuratamente “radiografate”, molti dubbi permangono circa la valutazione di diverse poste creditorie e altre partire debitorie. Nello specifico, viene rilevato come il passivo di 33 milioni di euro sia il risultato soprattutto della cancellazione di molti crediti ritenuti inesigibili, in particolare relativi a pagamenti mai avvenuti di tributi, e da una svalutazione eccessiva di altri crediti vantati dall’ente.

Nel primo caso, gli scettici fanno rilevare come in molti casi non sia mai intervenuta alcuna comunicazione di inesigibilità da parte di Equitalia (agente di riscossione a cui sono stati affidati i ruoli per il pagamento dei tributi comunali non pagati), presupposto essenziale per cancellare tale credito dal bilancio. Al tempo stesso, la svalutazione di oltre il 60% di molti altri crediti, viene ritenuta una scelta estremamente discutibile, visto che molti contenziosi, come quello con Ministero di Grazie e giustizia a proposito delle spese di gestione antipate per il Tribunale di Nola, avrebbe avuto, così come affermato da molti tecnici, un’alta percentuale di successo. Ma al momento, il combinato disposto di questo doppio orientamento è alla base dello squilibrio del consuntivo 2017.

E’ possibile che il provvedimento, quando sarà approvato definitivamente, così come prevede la legge, possa essere impugnato, dinanzi al Tar, da qualsiasi cittadino,  che nutra sullo stesso fondate e motivate perplessità. Un passo che non si esclude possa essere compiuto anche da esponenti dell’ ex amministrazione comunale. Insomma, la partita sul consuntivo non è chiusa perché i conti, nonostante mesi di estenuanti calcoli, sembrano non tornare ancora. 

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