Nola, dissesto o predissesto? La chiusura dell’accertamento evidenzia addirittura un avanzo di amministrazione di 23 milioni di euro. Intanto il Commissario non approva ancora il rendiconto 2017: il caso resta aperto
Nola – E’ stato completato con un atto ufficiale, in particolare con una determina del settore “Programmazione finanziaria” dello scorso 10 settembre, il riaccertamento dei residui attivi e passivi presenti in bilancio fino al 31 dicembre del 2017. Un monitoraggio che ha cristalizzato in maniera definitiva la situazione creditoria e debitoria del Comune. Per mesi si è parlato di un possibile rischio di dissesto finanziario dell’ente di piazza, con tutte le gravi conseguenze che ne sarebbero derivate come l’innalzamento al massimo di tutte le aliquote, il blocco per svariati anni degli investimenti così come delle assunzioni, ed in estrema – ratio anche l’incandidabilità degli amministrazioni. Ma stando all’ esito dello screening operato settore per settore, la situazione appare molto meno fosca di quanto annunciato.
Nel quadro riassuntivo, si legge nella determina, che i residui passivi da conservare, in pratica la massa debitoria, sarebbero pari a 50.444.336 euro, mentre i residui attivi da conservare, dunque i crediti esigibili sarebbero pari a 73.800.767 euro. Inoltre c’è anche da aggiungere che nel corso dell’accertamento avviato sin dallo scorso maggio, subito dopo l’arrivo del commissario prefettizio, sono stati già spuntati dal bilancio 24.383.423, 69 euro di residui attivi, perché ormai crediti inesigibili, e 6.009.492,67 euro di residui passivi, visto che non si è avuto riscontro del loro fondamento giuridico.
Cosa accadrà all’esito dell’accertamento è difficile dirlo, anche se alla luce di questi numeri l’ipotesi di un disseto sembrerebbe assolutamente improponibile, così come quella del predissesto, visto che ci troviamo di fronte addirittura ad un avanzo di amministrazione di ben 23 milioni di euro. Nonostante ciò, il consuntivo del 2017, ad oggi, non viene ancora approvato dal Commissario alimentando un vero e proprio caso, se non un “giallo” che si spera possa essere risolto a breve