Nola, ospedale: gli addetti alle pulizie sospendono lo stato di agitazione e restano in attesa del pagamento degli stipendi
Nola – Lo stato di agitazione degli addetti delle pulizie all’ospedale di Nola è stato momentaneamente sospeso. Una tregua intervenuta all’indomani dell’intesa raggiunta con i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud dopo l’ennesimo sciopero dei lavoratori, svoltosi lo scorsi 21 giugno, che da mesi convivono con le condizioni vessatorie ed i pesanti ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda aggiudicatrice dell’appalto.
Gravi inadempimenti che come riportati in documenti ufficiali della stessa Asl stanno provocando gravi danni allo stesso servizio pubblico delle strutture sanitarie interessate. Al momento devono essere corrisposte ancora diverse mensilità, a partire da quella del mese di aprile. Lo schema di accordo condiviso con le sigle sindacali che ha dato la possibilità, almeno per il momento, di “congelare” lo stato di agitazione prevede l’interevento sostitutivo dell’Asl nel pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’Asl in luogo dell’azienda inottemperante. Una surroga che partirà però dalla liquidazione delle spettanze del mese di maggio, visto che per quelle di aprile il pagamento a favore della Flash è stato già eseguito. Sembra, infatti, che l’Asl Napoli 3 Sud abbia maturato e consolidato l’idea di rescindere il rapporto con l’azienda aggiudicatrice dell’appalto, la Flash appartenente al Consorzio Seaman. Una decisione che giungerebbe dopo una serie di disservizi provocati che ne hanno pesantemente minato il rapporto di fiducia
Un modus operandi, quello individuato, che dovrebbe protrarsi fino alla cosiddetta gara – ponte per selezionare un nuovo soggetto gestore del servizio, in attesa della gara – Consip per il nuovo affidamento dell’appalto. Per quanto concerne i tempi, tutto resta ancora piuttosto incerto anche se è verosimile che la gara – ponte dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno. Nel frattempo, i lavoratori, ormai estremamente provati da una situazione che si trascina stancamente da mesi, sperano che il percorso di questa “road map” possa essere quello che li porti fuori dal lungo impasse in cui sono piombati.
Resta, invece, ancora aperta la questione relativa ai tre dipendenti licenziati. La Flash li accusa di comportamenti scorretti nei confronti dell’azienda. Dall’altro lato, gli operatori si difendono affermando che si tratta di un chiaro comportamento anti-sindacale, una ritorsione contro le iniziative di proteste messe in campo per evidenziare il mancato pagamento degli stipendi. I lavoratori aggiungono anche che il loro disagio è aggravato dal fatto che la ditta aggiudicataria non li pone nelle condizioni migliori per poter lavorare. La vertenza si presenta, dunque, ancora in salita prima di giungere alla definitiva soluzione. L’ultimo tavolo tra sindacati e l’Asl lascia, però, sperare in uno spiraglio: se così non dovesse essere, gli operatori sono pronti a dissotterrare l’ascia di guerra per continuare la battaglia per la difesa dei propri diritti.