Nola, scioglimento più vicino dopo il Consiglio di ieri andato deserto. Oggi seduta decisiva
Nola – Il Consiglio comunale di questa mattina sarà quello decisivo per il futuro della maggioranza. Vedremo se la lunga “nottata” di eduardiana memoria sarà passata oppure no. Certo, se lo scenario dovesse essere identico a quello di ieri mattina, allorché era prevista la prima convocazione dell’assise, allora l’esperienza dell’amministrazione Biancardi potrà dichiararsi chiusa un anno in anticipo.
Al Consiglio di ieri, infatti, tutta la maggioranza è risultata assente. Anzi si è verificato anche il singolare caso di chi dovesse svolgere l’appello, visto che nemmeno il presidente dell’assemblea, Rino Barone, né il suo vice, il consigliere Giusy La Marca, si sono presentati.
Escluso il consigliere Vitale, l’intera opposizione era, al contrario, seduta tra i propri banchi. Alla fine, a fare la chiama dei consiglieri è stato, come da regolamento, il consigliere comunale più eletto tra i presenti, in questo caso, Vincenzo Iovino, che non ha potuto fare altro che formalizzare l’impossibilità di dare inizio ai lavori per mancanza del numero legale.
Una situazione quasi surreale che certifica lo stato di grave crisi interna che sta attraversando da tempo la coalizione di governo. Per la verità, secondo indiscrezioni, questa assenza collettiva era già trapelata nelle ultime ore prima del Consiglio. Un atteggiamento che può essere letto come un prendere tempo per un estremo confronto – scontro tra le parti, prima dell’ultimo giorno utile per giungere ad una eventuale intesa. Cosa potrà accadere questa mattina nessuno può saperlo. Le distanze tra le varie componenti della maggioranza, ancora ieri, erano troppo lontane; le “diplomazie” fine a notte fonda hanno certamente lavorato per riuscire a trovare la quadra nonostante la rigidità delle posizioni. Questa mattina scopriremo se in extremis si è riusciti a smussare una buona parte delle divergenze oppure si dovrà prendere atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti.
I nodi da sciogliere restano numerosi anche dopo che gli assessori hanno rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco. Troppo diverse le posizioni circa le modalità di rilancio dell’amministrazione in vista del rush finale prima delle amministrative e degli interventi da inserire in bilancio. L’assenza in massa di ieri non fa presupporre, però, un epilogo positivo della vicenda anche perché si tratta di questioni che si trascinano senza una soluzione ormai da mesi che difficilmente è pensabile che possano risolversi nello spazio di un giorno e di una notte. Ma in politica tutto è possibile anche se l’immagine, di sole poche ore fa, degli scranni della maggioranza totalmente vuoti, rendono l’ipotesi dello scioglimento anticipato sempre più vicino.