Fuga di gas dagli impianti elettromedicali: ancora caos all’ospedale di Nola
Nola –Ancora una “falla” al Santa Maria della Pietà. L’ultima emergenza proviene, ancora una volta, dalla sale operatorie. Nel tardo pomeriggio dell’altro giorno si è verificata la fuoriuscita di gas da alcuni bocchettoni degli impianti elettromedicali che ha costretto quasi tutti gli operatori presenti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Nulla di grave, fortunatamente. I referti riferiscono di problematiche respiratorie e orticarie, mentre solo in un caso, trattandosi di un soggetto allergico, sono stati prescritti due giorni di malattia. Un episodio che potrebbe apparire anche marginale se non fosse inserito in una lunga lista di disservizi che ormai da tempo attanagliano il nosocomio.
Sul caso ritorna la sigla sindacale della Fsi che evidenzia tutta la perplessità sui recenti lavori che hanno riguardato l’ospedale. “Siamo alle solite – scrive in una nota la sigla Fsi – ancora grossi problemi agli impianti elettromedicali. Ormai i casi di improvvise ed inspiegabili disfunzioni non si contano più. Noi ribadiamo ancora una volta lo stesso interrogativo, ma il collaudo a questi impianti è stato concretamente effettuato?”.
Per ora l’interrogativo resta inevaso, come confermano i rappresentanti del sindacato. Ma pur volendo presumere, così come è naturale che sia, che tutto sia stato svolto a regola d’arte è alquanto singolare che episodi di questo tipo si verifichino di continuo. Solo pochi giorni fa le sale operatorie, alcune delle quali sono nuove di zecca, sono state interessate da infiltrazioni d’acqua a tal punto da causare il distacco di un pannello della controsoffittatura costringendo la momentanea chiusura del reparto. Infiltrazioni che hanno riguardato lo stesso pronto soccorso “Per diversi giorni abbiamo vissuto una situazione paradossale –afferma Raffaele Ambrosino della Fsi – con due secchi presenti al centro del corridoio per raccogliere l’acqua sul pavimento, in un punto nevralgico e soprattutto pericoloso per il passaggio di pazienti e operatori con sedie a rotelle e barelle”
Nonostante per mesi l’ospedale sia stato al centro del clamore mediatico, la situazione sembra essere ancora caratterizzata da una grave precarietà. Posti letto insufficienti, mancanza di personale, e lavori di adeguamento a rilento. E’ questa la fotografia dell’ospedale di Nola che continua ad operare tra mille difficoltà. Un servizio quello erogato che resta possibile soprattutto grazie al grande spirito di abnegazione e alla professionalità di medici e personale paramedico. Un impegno che certamente non può sopperire sempre a tutti i vulnus che quotidianamente si presentano.
La speranza è che presto almeno i lavori ancora in corso possano concludersi restituendo maggiore efficienza e funzionalità alla struttura. Il riferimento è al terzo piano, chiuso da qualche anno dopo l’intervento dei Nas. L’adeguamento è ancora in corso ed è teso alla riqualificazione di alcuni reparti come quello di ortopedia, attualmente trasferito al secondo con spazi condivisi con il reparto di oncologia.