Nola, pochi permessi a costruire rilasciati: il comparto dell’edilizia completamente bloccato
Nola – Pochi permessi a costruire rilasciati dall’ufficio competente: un intero comparto, quello dell’edilizia, resta bloccato. Numerosi i professionisti che ormai sono profondamente in difficoltà per i ritardi che appaiono davvero assurdi.
“E’ assurdo il blocco che stiamo vivendo – affermano alcuni di loro – ormai i nostri committenti ci chiedono quotidianamente spiegazioni sulla paralisi del rilascio dei permessi. Purtroppo non siamo in grado di rispondere per assoluta mancanza di comunicazione con gli addetti dell’ufficio”. Il ritardo a sua volta provoca anche dei danni alle stesse casse comunali, visto che non incassano i relativi oneri di urbanizzazione che servono a loro volta a finanziare le opere primarie come fogne o marciapiedi, e la manutenzione delle strade. “Ormai – aggiunge un gruppo tra ingegneri ed architetti – il settore edile che ha costituito per anni il traino dell’economia è al palo. Se a questo aggiungiamo la crisi che stiamo vivendo il quadro è di una drammaticità unica”.
Nonostante che il problema sia stato sollevato a più riprese, nessun passo in avanti sembra essere stato compiuto, visto che la situazione appare ancora piuttosto bloccata.
In media, negli ultimi due anni, l’ufficio competente è riuscito a rilasciare poco meno di 100 permessi all’anno. L’aggiornamento da gennaio a luglio 2018, parla di 36 pratiche istruite. Si tratta di una perfomance assolutamente deficitaria rispetto a quelle che sono le esigenze di una città come Nola. Un rallentamento che finisce per costituire anche un elemento frenante rispetto allo sviluppo dell’economia locale.
Le ragioni di questa situazione vanno ricercate nell’insufficienza del personale che ha prodotto anche una grande massa di arretrato. Se poi si considera che fino a qualche mese fa, la dirigente dell’ufficio, oltre ai lavori pubblici coordinava anche l’urbanistica, allora si può comprendere quelle che sono le difficoltà con le quali si è costretti a convivere.
La carenza del personale al Palazzo di città rappresenta un problema di carattere generale: diversi, infatti, sono i settori in sofferenza che in questi anni non sono stati rinnovati all’indomani dei numerosi pensionamenti, tutto questo a causa del blocco delle assunzioni nella pubblica assunzione. Un “paletto”, quest’ultimo, parzialmente rimosso con l’incremento di nuove unità attraverso il meccanismo della mobilità. Un numero in ingresso che però resta nettamente insufficiente rispetto a quello in uscita.
Al Comando vigili invece si è proceduto al concorso per titoli ed esame per una ventina di agenti, seppur a tempo determinato. Piccoli segnali di rinnovamento e rafforzamento della pianta organica che lasciano timide speranze per interventi più significativi per il prossimo futuro.