Trasporto Università di Salerno: gli studenti lanciano loro grido di aiuto

Nola – Continuano i viaggi della speranza a bordo dei mezzi pubblici da e per l’Università di Salerno, di cui da anni si sente parlare. Negli anni l’utenza del noto ateneo meridionale è aumentata in modo considerevole, soprattutto da parte degli abitanti dell’agro nolano e vesuviano, zone che vengono coperte principalmente dalle aziende “Buonotourist” e “Eav” (la seconda solo per i comuni di Ottaviano, San Giuseppe V.no e Poggiomarino).

Dallo scorso ottobre si era verificata in modo evidente la difficoltà “fisica” di riuscire a salire sui bus, il tutto aggravato dalla possibilità per molti di usufruire dell’abbonamento gratuito Unico Campania, il quale ha contribuito all’affluenza verso i poli universitari.

Ogni giorno è sempre una continua gara di velocità e di forza per riuscire a raggiungere il mezzo prima degli altri, quegli altri che fino a qualche momento prima sono lieti compagni di giovani goliardie, nonché di studio.

L’azienda “Buonotourist” ha intrapreso anche “troppe” corse, ma, in realtà, sono troppe solo apparentemente, perché, una volta messe in relazione al numero enorme di utenti, ci si rende conto che non c’è effettiva capienza a bordo; questo perché i pullman, a differenza dei treni, possono viaggiare solo con persone effettivamente sedute e quindi senza poter portare persone all’in piedi.

A differenza della suddetta ditta, l’Eav collega una zona alquanto popolosa con una sola corsa di andata e una sola di ritorno, il ciò comporta un esagerato sovraffollamento sia sulle due uniche corse proprie dell’Eav, sia un sovraffollamento di altri mezzi che permettono il raggiungimento di Fisciano, facendo diversi cambi (solitamente a Sarno, raggiungibile tramite Circumvesuviana e Trenitalia).

I centri toccati dalle diverse linee su gomma sono oltre venti, ma quelli interessati sono molti di più, poiché comuni quali Visciano, Somma Vesuviana, Taurano, Comiziano (solo per citarne alcuni) non godono di alcun passaggio e quindi sono costretti a recarsi in uno dei comuni limitrofi dove invece avviene il transito dei bus.

La situazione oltre ad essere grave di per sé, comporta diverse problematiche dovute allo stress e alla paura di rimanere o a casa, quindi si rimane senza aver seguito alcuna lezione, o a Fisciano, da cui poi ci si sposta verso Sarno, Avellino, Salerno, Napoli, per cercare di avvicinarsi il più possibile a casa propria.

Gli studenti ormai sono messi a dura prova dalla propria pazienza e si sta cercando di intavolare un dialogo con le istituzioni, in primis la Regione, affinché si trovi una celere ed efficace soluzione.

 

 

di Annalisa Colella

 

 

 

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