Unesco, ok legge beni immateriali. Manfredi: “Ora Regione e Comuni hanno uno strumento per valorizzare le nostre ricchezze”

Nola – Approvata in via definitiva la legge che equipara beni materiali e immateriali patrimonio dell’Unesco. Ieri la commissione Cultura del Senato, convocata in sede legislativa, ha dato il via libera all’unanimità alla proposta presentata dal deputato del Partito democratico Alessandro Mazzoli, come primo firmatario, e denominata “Modifiche alla legge 20 febbraio 2006, n.77, concernenti la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale”.

La proposta, approvata in commissione Cultura alla Camera dei deputati a maggio dello scorso anno, ora ha ottenuto l’ok definitivo anche dal Senato ed è quindi legge. Era stata presentata nell’ottobre del 2015 da Mazzoli insieme ai colleghi Massimiliano Manfredi (Nola), Giovanna Sanna (Sassari) e Demetrio Battaglia (Palmi) in rappresentanza della Rete delle macchine a spalla, che comprende la Macchina di Santa Rosa, i Gigli di Nola, i Candelieri di Sassari e la Varia di Palmi.

“Siamo di fronte a un grandissimo risultato – commentano i deputati dem – perché questa proposta di legge offre la stessa dignità ai beni immateriali e a quelli materiali. Mette, inoltre, il nostro Paese nelle condizioni di costruire una programmazione per la valorizzazione e salvaguardia del patrimonio riconosciuto dall’Unesco e inteso nel suo insieme”“Un risultato – continuano i parlamentari – che arriva a conclusione di un lungo iter. Grazie alla determinazione del ministro Dario Franceschini, ma anche al lavoro importante della commissione Cultura della Camera con la relatrice Giulia Narduolo e la presidente Flavia Piccoli Nardelli nonché della commissione Cultura del Senato presieduta da Andrea Marcucci con Elena Ferrara quale relatrice”.

“Il compimento della modifica alla legge 77 – spiegano ancora Mazzoli, Manfredi, Sanna e Battaglia – consente ora a Regioni, Province e Comuni di usufruire di uno strumento normativo utile a predisporre iniziative di valorizzazione e sostegno ai beni immateriali patrimonio dell’Unesco”. Il Governo ha già predisposto uno stanziamento aggiuntivo di 800mila euro che vanno ad aggiungersi agli originari 1.300.000 euro, previsti per la tutela del patrimonio materiale e d’ora in poi anche immateriale dell’Italia.

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