Gigli, Ciro Scafuro: il cantante che piace e diverte. Per la prossima edizione della Festa dei Gigli sarà con il Beccaio con nuovi “tormentoni”

Nola – E’ il cantante emergente della Festa dei Gigli che più di tutti ha scalato gli indici di consenso e di gradimento, divenendo tra le voci più amate della kermesse. Ciro Scafuro nonostante i suoi  soli 24 anni è già conteso tra i vari comitati dove la festa dei Gigli si svolge: un successo frutto non solo del talento e della passione ma soprattutto del lavoro, dell’umiltà, e della gavetta. Ciro inizia prestissimo. Ha appena 16 anni quando si esibisce nelle manifestazioni musicali del “Venerdì delle cene”. Siamo negli anni 2007  – 2008 ed i celebri convivi popolari che si svolgono in strada e cresciuti a dismisura,  rappresentano per i giovani cantanti e musicisti una “palestra” e una vetrina. Già allora, il nome di Ciro Scafuro è tra i più gettonati. L’anno chiave è però il 2011: Scafuro si esibisce su un minigiglio promosso dalla paranza “Unica”, ambiente affine alla paranza Stella. “Durante quella manifestazione – ricorda Ciro Scafuro – fui notato da Vincenzo Di Lorenzo alias Cenzino che per l’anno seguente mi scelse come cantante per la Barca di cui lui sarebbe stato maestro di festa”. Il battesimo canoro per Scafuro è stato dunque quello con la Barca 2012. “E’ stata quella un’ esperienza strepitosa ed emozionante –dichiara ancora Scafuro – condivisa con la Marciano band, Giuseppe Tudisco, Antonella Cannavò, insieme alla paranza Cenzinese”. Scafuro si ripete con maggior sicurezza nel 2013, sempre con la Barca. Questa volta la paranza è l’ Orgoglio nolano alla sua prima partecipazione nella Festa. Il 2014 è invece l’anno della prima volta su un Giglio, quello del Sarto 2014 con il Comitato O’ suonn e na vita. E’ l’anno della verità: a trasportare il Giglio è infatti la più che blasonata paranza San Massimo. Una “prova del fuoco” che viene brillantemente superata con una performance di grande qualità e carattere. Ormai i tratti distintivi di Scafuro sono chiari: non solo voce, ma anche grande preparazione nel repertorio, vario e diversificato. A caratterizzare la giovane voce nolana sono soprattutto i suoi ormai proverbiali tormentoni che animano e coinvolgono, talvolta anche in maniera esilarante, i comitati. Nel 2015 torna sulla tavola portamusica della Barca al fianco della divisione musicale di Ciro Nastro e la paranza di Orgoglio. “Un anno esaltante con maestri di festa eccezionali”. Ricorda Scafuro che in quell’anno lancia, durante il percorso della macchina, l’idea del selfie con il pubblico. Il giovane talento della musica dei Gigli, in questi anni, consolida anche le partecipazioni alla festa di Barra, Brusciano, e Casavatore con grande apprezzamento dei comitati che lo ingaggiano. Lo scorso anno a Nola prende parte alla Festa con il Giglio dell’Ortolano, trasportato dalla paranza Pollicino. Un anno in cui ha la piena di fiducia di tutti che è  ampiamente ripagata da un’ altra performance in cui Scafuro da tutto sè stesso. Per la prossima edizione è atteso con il Giglio del Beccaio, con il maestro di festa, la famiglia Nunziata e la paranza Ft. I nuovi suoi tormentoni di certo non deluderanno le attese e per il momento già spopolano, in particolare un “Apple pen” in versione giglistica, nella rete. Il 2017, annunciano gli intenditori della kermesse, sarà per il piccolo – grande Ciro, l’anno della consacrazione. 

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