Gigli, il ritorno di Pino Cesarano: dopo due anni di assenza sarà protagonista con il Panettiere 2017

Nola – L’edizione 2017 della Festa dei Gigli segna un gradito ritorno. E’ quello della divisione musicale di Pino Cesarano che sarà protagonista con il Giglio del Panettiere. Per due anni la formazione è stata lontana dal palcoscenico della kermesse: perché? “E’ stata una scelta di vita – risponde Pino Cesarano – sia per approfondire altre esperienze musicali sia perché dopo anni trascorsi dedicando gran parte delle energie alla Festa, ad un certo momento, non ne ho più riconosciuto i suoi elementi canonici. Troppe le contaminazioni introdotte che in parte hanno snaturato i tratti fondamentali della canzone nolana rendendola spesso assimilabile al “neomelodismo” napoletano”. Uno scenario mutato che ha spinto Pino Cesarano ad una fase di riflessione. Del resto la sua esperienza affonda in radici profondamente radicate nella tradizione. Sin da piccolo ha respirato nolanità autentica essendo figlio di Nino Cesarano, uno dei poeti che meglio hanno tratteggiato la passione per la Festa e la devozione verso San Paolino. Tanti i successi che portano la sua firma ed in molti casi si tratta di canzoni musicate, da un certo momento in poi, proprio dai suoi figli, Pino e Mario. Tra i tanti brani come non citare l’intramontabile “O’pianino”, scritta per l’Ortolano 1980. La divisione musicale di Cesarano è stata una vera propria icona musicale soprattutto negli anni novanta e gli inizi di quelli duemila. Il suo debutto risale al 1987 con la Barca che all’epoca era trasportata dalla paranza Volontari. Nei successivi quattro anni Pino Cesarano si esibisce al fianco del grande maestro – sassofonista, Tonino Giannino, per poi ritornare stabilmente con una fanfara tutta sua, nel 1992 con il Giglio del Fabbro, il famoso “quattro facce” che vedeva come maestro di festa il cavaliere Giuseppe Tudisco ed il trasporto della paranza Insuperabile. Da allora è stato un susseguirsi di feste da incorniciare, fino alla decisione di lasciare due anni fa. Nel frattempo, Pino ha coltivato la passione anche per altri generi musicali ma soprattutto ha approfondito i suoi studi. Nel 2003 si è infatti diplomato al Conservatorio di Trapani mentre nel 2013 ha conseguito la laurea in Jazz contemporaneo e improvvisazione presso il Conservatorio “Martucci” di Salerno. Ha fatto parte delle esibizioni del Giglio all’estero in particolare a Santa Maria da Feira e a Lisbona, che hanno rappresentato importanti tappe di avvicinamento al sigillo Unesco. Nel 2005 si è esibito a New York in una serata organizzata dal Giglio Boys, associazione americana che tiene in vita, oltreoceano da più di un secolo, la tradizione dei Gigli “esportata” dai loro nonni e bisnonni all’epoca della grande migrazione. Con il Giglio del Panettiere, la divisione musicale di Cesarano si presenta per buona parte rinnovata. Non vi fa più parte il fratello di Pino, Mario, oggi funzionario della Sovrintendenza che per anni è stato tra i più apprezzati musicisti dei Gigli e non solo. La “piccola banda” è costituita praticamente da giovanissimi: abbiamo infatti, Carmine Cesarano, figlio di Pino, che ha appena 16 anni, Giovanni Meo, 19 anni, e Giacomo Stefanile 21anni. A coordinarli Roberto Mauro. Il tastierista è 21 enne Pietro Nappi,  mentre l’altro sassofonista è Stefano Salvadore, che è presente nella formazione sin dal 1991. “La nostra mission in una festa che cambia – afferma Pino Cesarano – è testimoniare la tradizione della canzone nolana. Le evoluzioni delle tendenze musicali sono inevitabili ma le stesse devono essere sempre rispettose della cultura e dello spirito originale della nostra Festa”.

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