Casamarciano, 40mila euro per l’alveo Casamarciano
Casamarciano- Cominciati i lavori di manutenzione nell’alveo Casamarciano in cui si è verificato il crollo di parte di un muro spondale. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Campania, competente sui canali borbonici. L’ente regionale ha stanziato la somma di 40mila euro per interventi “in somma urgenza” che consentiranno di mettere in sicurezza l’alveo soggetto ad esondazioni.
Il finanziamento è stato concesso sulla base di due richieste del Comune di Casamarciano che, all’indomani del crollo della sponda, avvenuto il 25 luglio in seguito ad una bomba d’acqua che colpì l’intero territorio dell’area nolana, chiese alle autorità competenti urgenti opere di manutenzione lungo l’asta dell’alveo Casamarciano, dal tratto tombato alla base del vallone Oreale. Richieste di intervento non isolate: l’alveo Casamarciano, affluente del lagno di Quindici lungo in tutto quasi 5 chilometri, ha subito dal 2006 quattro interventi sia strutturali che di somma urgenza. Allo stato però si presenta ancora ricoperto di fitta vegetazione e arbusti che ne ostruiscono il corso d’acqua creando grave pericolo per l’incolumità pubblica. Dopo l’ultimo episodio del 25 luglio e il sopralluogo dei tecnici il 29 luglio, si è evidenziata la necessità di attuare la manutenzione sul tratto oggi ostruito dal crollo di un muro. Il progetto elaborato dall’ufficio tecnico prevede la pulizia, la bonifica e lo smaltimento di materiali di risulta che consentano di liberare il corso d’acqua ed impedire che- quando piove – l’acqua, la sabbia e i detriti invadano le strade.
“Operazioni necessarie- spiega il sindaco di Casamarciano Andrea Manzi- che abbiamo richiesto a poche ore dall’ultima flash storm che ha causato danni e disagi ai nostri concittadini. La Regione ha dato l’ok al progetto che il nostro Ufficio tecnico ha elaborato in tempi record. Questo dimostra che l’attenzione sulla condizione del regi lagni è da parte nostra costante, ma siamo consapevoli che serve un progetto di manutenzione e conservazione articolato da parte della regione, o queste criticità si ripresenteranno”.