Cosa fare per non pagare il canone Rai due volte

Tutto è pronto per il canone Rai in bolletta. Ancora qualche giorno e le società elettriche prepareranno le fatture che i clienti riceveranno a luglio con il primo addebito di settanta euro, sei rate arretrate da gennaio a giugno di dieci euro l’una, e poi quella di luglio. Per quest’anno andrà così. Una rata iniziale più sostanziosa, poi il resto per arrivare ai cento euro complessivi del nuovo importo del balzello. Dal prossimo anno si pagheranno dieci euro al mese per dieci mesi. Ma la prima importante scadenza per gli abbonati della Tv pubblica cadrà lunedì prossimo, il 16 maggio. Entro quella data le famiglie che sono intestatarie di più bollette, in molti casi dovranno inviare una dichiarazione telematica (o per mezzo raccomandata), all’Agenzia delle Entrate per chiarire la propria situazione ed evitare di dover pagare due volte la tassa sulla televisione. Una casistica più o meno completa si può rintracciare sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sono presenti anche degli esempi di compilazione della dichiarazione da inviare al Fisco. Ma nonostante questo non tutti i nodi saranno risolti entro lunedì.

ECCO COSA FARE

Alcuni casi sono destinati a rimanere ancora fuori. L’esempio probabilmente più importante è il caso di un inquilino che vive in una casa in cui la bolletta elettrica è intestata al proprietario, ma lo stesso proprietario già paga il canone Tv nella sua abitazione di residenza. In questo caso il proprietario può presentare la dichiarazione sostitutiva chiedendo di pagarlo una sola volta. Toccherebbe all’inquilino saldare il canone, nel caso non lo paghi già da qualche altra parte. Solo che l’inquilino non ha una bolletta elettrica sulla quale possa essere caricato. Questo caso particolare sarà risolto successivamente in un prossimo decreto.

 

I CASI BORDER LINE
Un’altra cosa evidente, è che il canone in bolletta farà emergere alcune situazione fiscalmente border line. Come nel caso di una famiglia unica con doppia abitazione, in cui magari il marito ha residenza in una casa e la moglie in un’altra ed entrambi sono intestatari di una bolletta elettrica. Un escamotage utilizzato magari per avere una doppia esenzione dall’imposta sulla prima casa. In questo caso, però, non ci sarà via di scampo. Almeno il canone dovrà necessariamente essere pagato due volte.

Chi invece dovrà certamente presentare la dichiarazione, è chi non ha un televisore. E almeno stando all’Istat, non si tratta di poche famiglie. Sarebbero 944 mila quelle che sostengono di non avere l’apparecchio in casa. Bisognerà stare attenti a dichiarare il falso, perché la legge prevede delle sanzioni penali. La fase di rodaggio non sarà semplicissima. Già oggi, come ha dichiarato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, il 5% delle chiamate al call center della società riguardano la tassa sulla Tv.

 

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