Nola, ospedale: Obi sotto organico. I sindacati: va momentaneamente chiuso fino a quando non vi sarà il personale sufficiente
Nola – “Chiudere momentaneamente l’Obi fino a quando non ci sarà un numero adeguato di infermieri”. E’ questo in sintesi il contenuto del documento sottoscritto dalle sigle sindacali della Cgil, della Cisl, della Uil e della Fsi a conclusione dell’assemblea dei lavoratori del presidio ospedaliero svoltasi ieri mattina.
“Sia ben chiaro – rincalzano i sindacati – noi siamo per l’apertura del reparto di Osservazione breve intensiva e della sua entrata in funzione a pieno regime ma questo deve avvenire rispettando criteri di buonsenso e di efficienza. Non è possibile farlo nel modo in cui è stato avviato con unità di personale nettamente inferiore alle reali necessità:tutto questo a ben due anni dall’inaugurazione del Pronto soccorso. Per questo abbiamo chiesto un incontro ad horas con la direzione strategica”.
Nei giorni scorsi si era addivenuti ad una sorta di accordo per l’apertura parziale dell’Obi che doveva entrare in funzione solo con quattro posti letto a fronte dei nove totali. Per tale nuovo servizio, atteso già da due anni, era stato promesso l’arrivo di cinque nuovi infermieri. L’Obi è stato è stato attivato ma di infermieri ne sono arrivati solo tre. Di qui la levata di scudi della gran parte delle sigle sindacali.
“Non si può andare avanti con gli straordinari: non è così che si risolve problema strutturale – rincarano la dose i sindacati – vanno ottimizzate le risorse umane soprattutto per quanto concerne gli esuberi dei distretti così come abbiamo più volte sottolineato. E questo non solo per quanto riguarda gli infermieri ma anche e soprattutto il personale socio sanitario di cui mancano almeno 69 unità complessive per tutto l’ospedale”.
Il nuovo Pronto soccorso inaugurato circa due anni fa, serve circa 600 mila utenti e si sviluppa su circa mille metri quadrati con triage,una zona filtro, tre stanze di codice verde, due grandi locali che si suddividono in otto posti monitorizzati per codice giallo e codice rosso.“La carenza di personale era già cronica – affermano i sindacati – adesso con l’attivazione di un reparto di osservazione breve è evidente che nonostante l’assegnazione di altri tre infermieri, non si riesce comunque a coprire il fabbisogno organico e rimane così una grave carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari ancora insufficienti rispetto all’esigenza. Si continua ad essere contradditori e mostrare troppi rischi sia per l’assistenza dei cittadini che per l’integrità fisica degli operatori”.
L’assemblea di ieri mattina è stata promossa proprio per accendere, ancora una volta, i riflettori sulla carenza di personale che attanaglia da tempo il nosocomio bruniano: una situazione che è alla base di numerose e gravi inefficienze del presidio sanitario.
I sindacati aderenti alla mobilitazione puntano l’indice sulla cattiva organizzazione da parte della direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud circa la distribuzione delle risorse umane.