Il 2 aprile è la Giornata mondiale dell’autismo

Blu. Come il cielo, il mare, l’infinito. Saranno illuminati di questo colore impregnato di speranza ed energia vitale, i palazzi e i monumenti delle città italiane per celebrare, il 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo 2016. Sarà il Blue Day, promosso dalle Nazioni Unite. A Roma ad indossare la veste cobalto dalla solidarietà sarà Montecitorio (a partire dalle 20,30 in poi). Ad Assisi la Basilica di San Francesco, a Palermo il Politeama, a Milano il Pirellone, a Torino la Mole Antonelliana e così via, lo Stivale si accenderà in un grande abbraccio. A fare da apripista la campagna #sfidAutismo partita sui social network e sulle reti Rai fino al 6 aprile (si possono donare 2 o 5 euro al 45507) con una raccolta fondi organizzata dalla Fia, la Fondazione Italiana per l’Autismo. Che è nata per riunire tutti coloro che vogliono avere più peso e più voce in questo universo fatto troppo spesso di luoghi comuni e mancanza di vera coscienza. Ecco perché gli obiettivi da centrare sono: la ricerca, la scuola, e il futuro dei più giovani.

Con mille iniziative delle associazioni che li rappresentano come l’Angsa, incontri, tavole rotonde negli ospedali come quella sul “Dopo di noi” al Bambin Gesù di Roma, webinair gratuiti, spettacoli, gare sportive, occasioni di confronto. Come la presentazione, il 1 aprile alla Lumsa, del libro Lo spettro autistico. La legge e i suoi risvolti clinici e sociali’ curato da Paola Binetti, neuropsichiatra infantile ed esponente della commissione Affari sociali alla Camera che vuole fare il punto su un disturbo così complesso. E tanti altri eventi rivolto soprattutto ai ragazzi e alle scuole in cui deve nascere il seme della consapevolezza,
Come sottolinea Davide Faraone, sottosegretario al Miur: « Il 2 aprile è la Giornata in cui  questo disturbo si racconta attraverso le storie e le testimonianze di bambini, ragazzi, adulti, attraverso quelle delle loro famiglie e delle associazioni che gli stanno accanto giorno dopo giorno. Vogliamo raggiungere anno dopo anno una sempre maggiore consapevolezza, perché conoscere vuol dire comprendere e creare una società più inclusiva. Pensate, per esempio, alla prima legge sull’autismo approvata dal nostro Parlamento. È un importante primo passo che appena un anno fa il nostro Paese non aveva».

Un appello anche dal Coordinamento Nazionale dei Diritti Umani: «
La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e la Carta dei diritti delle persone affette da autismo, adottata dal Parlamento europeo nel maggio 1996 sotto forma di Dichiarazione scritta, devono trovare oggi più che mai un riferimento all’interno della nostra società.  Occorre creare luoghi condivisi, ma anche spazi “tranquilli”, per realizzare un sistema educativo accogliente e condurre ogni bambino- ragazzo verso una più definita autonomia. 
Non spegniamo la luce sull’autismo e salvaguardiamo il valore della vita umana in ogni sua espressione».

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