Primarie M5S Napoli: grande flop

Gli iscritti al meetup di Napoli sono 5462, ma per scegliere online il listone M5S che correrà alle prossime amministrative di Napoli hanno votato in 588. Se tutti i militanti del meetup sono anche iscritti certificati per votare sul blog di Beppe Grillo, vuol dire che l’affluenza alle urne elettroniche, seppur comoda davanti a uno schermo, è stata del 10% circa. Scarsissima partecipazione, dunque, che i beninformati spiegano con una delusione della base causata dalle recenti espulsioni e lotte intestine (il gruppo Facebook Napoli libera a cui si erano iscritti una trentina di attivisti poi espulsi perché accusato di aver formato una cordata elettorale). Tra i primi dieci più votati, solo tre hanno dato la propria disponibilità a correre come candidati sindaco. Ma il testa a testa nel secondo turno delle Comunarie online sarà tra le due favorite della competizione: Francesca Menna, 56 anni, docente di Veterinaria e molto apprezzata da Luigi Di Maio e Roberto Fico e poi Stefania Verusio, 50 anni, esperta di servizi informativi, considerata una ortodossa del movimento. Tra i 41 candidati consiglieri il più votato dopo i primi dieci, è stato Vincenzo Presutto con 73 voti. Presutto, 49 anni e commercialista, non è entrato nella parte alta della classifica per un pelo. Lui, che la macchina amministrativa di Palazzo San Giacomo la conosce da vicino essendo il collaboratore di Enrico Panini, l’assessore alle attività produttive della giunta De Magistris. L’ultimo a chiudere la lista è Renato Romano che ha totalizzato 21 preferenze.

 

Ma le comunarie M5S di Napoli non sono state immuni da polemiche. Un attivista storico, Fabio Alemagna, informatico, sulla sua pagina facebook  ha ritenuto di dover uno scambio di mail con lo staff della Casaleggio Associati in cui segnala le difficoltà riscontrate nel voto online. L’attivista pubblica un video che  segue passo dopo passo il funzionamento del sistema di votazione e che mostra come sia stato impossibile per lui esprimere la quinta e ultima preferenza a sua disposizione. Ogni volta che clicca sul pulsante relativo alla candidata preferita il sistema non recepisce il voto. Si tratta di un problema tecnico, sottolinea l’attivista che però «va risolto al più presto – dice – perché non depone a favore della trasparenza». Alemagna dice anche che ci sono altri problemi intrinseci al sistema «di cui però non volevo parlare il questo video». Non solo. Si fa presente che nel momento della votazione web la connessione potrebbe non risultare privata perché c’è un sistema di criptazione del voto obsoleta. In sostanza non comparirebbe il protocollo di sicurezza che certifica la navigazione in forma protetta.

 

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