Convegno sul “Gioco d’Azzardo compulsivo di tipo ossessivo e maniacale”
Nola – Si è svolto questa mattina Domenica 15 Gennaio alle ore 9:30 circa presso l’Hotel Ferrari a San Vitaliano l’incontro sul “Gioco d’Azzardo compulsivo di tipo ossessivo e maniacale” organizzato dalle Associazioni G.A. (Giocatori Anonimi) e Gam-Anon (Familiari di giocatori anonimi dell’area campana) che tra l’altro festeggiano dieci anni di presenza sul territorio regionale. Quasi un milione e mezzo di Italiani (complice l’incremento del gioco on-line) soffre deldisturbo ossessivo-compulsivo, che viene chiamato anche sindrome ossessivo-compulsiva. Tale disturbo consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato dall’anancasmo, una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l’ossessione.
Il disturbo ossessivo-compulsivo, pur essendo classificato tra i disturbi d’ansia, è da molti considerato invece, in virtù della sua incerta rispondenza al trattamento con farmaci ansiolitici, come entità autonoma. Questi disturbi però possono essere arginati; difatti le percentuali di successo superano il 60%. In Campania sono ben quattro i gruppi in cui è articolata l’associazione G.A. (Nola, Portici, Napoli e Scafati) che dal 2001 fornisce un sevizio di aiuto e sostegno a chi decide di superare questi disturbi.
Il distaccamento di Nola, sita in Via Abate Minichini n°36, (tel. 3331437994, e-mail:ganola@yahoo.it; orario – Mercoledì 15:30 – 17:30) fornisce centralino per contatti , garantendo l’anonimato, ed organizza incontri che si tengono con cadenza bisettimanale, il lunedì e il mercoledì. Ultimamente, forte è stato l’incremento di partecipanti al gruppo di Nola, anche grazie alla disponibilità e alla collaborazione del SerT psicosociale per le dipendenze (corr. Saverio Barone, c/o Osp.Civile Via Seminario, tel. 081/8223262), l’Amministrazione Comunale e il Dirigente di Settore, arch. Giacomo Stefanile, che ne attiva le azioni nell’ambito della rete di sussidiarietà orizzontale stabilita con i professionisti e gli operatori del settore pubblico e privato.
Il percorso di recupero è suddiviso in dodici passi; il primo è quello dell’ammissione della propria incapacità a contrastare il fenomeno ossessivo-compulsivo del Gioco d’Azzardo. Si continua poi lavorando con se stessi ed in comunione con il gruppo, il quale ti ascolta, non ti giudica e ti aiuta a non mollare.
di Vincenzo Nappi